Il caso del video dell’uomo che si masturba rimosso dal profilo Instagram di Matteo Salvini
La nuova linea di Matteo Salvini sui social network fa una prima vittima. Dopo l’addio (o l’arrivederci?) di Luca Morisi alla “Bestia”, ieri un filmato che ritraeva un uomo che si masturbava in un parco a Milano è stato rimosso dal suo profilo Instagram a un paio d’ore dalla sua pubblicazione. «Schifo assoluto davanti ai bambini e in pieno giorno. Non è questa la Milano che vogliamo», era il commento del Capitano che accompagnava il filmato. Che è stato cancellato contravvenendo alle regole non scritte del social networking, le quali prevedono che mai e poi mai si elimini un’aggregazione effettuata: basti ricordare al riguardo che il famoso video in cui Salvini citofonava a casa di una famiglia a Bologna per accusare un cittadino di spaccio è stato rimosso da Facebook e non dal Capitano.
La nuova Lega sui social network
D’altro canto va sottolineato che rispetto a quell’epoca la fase della vorticosa crescita dei consensi intorno al leader della Lega sembra essersi arrestata da tempo. Il Corriere della Sera scrive oggi che a provarlo è anche l’analisi dell’engagement (ovvero, le interazioni con i contenuti aggregati) innescato dai profili del leader su Facebook e Instagram: l’entusiasmo pro Capitano si è raffreddato e il tenore dei commenti degli utenti è ben più negativo rispetto ai tempi d’oro del Papeete. E la Lega è in una fase nuova, dove l’appoggio al governo Draghi prevede un altro aplomb anche per il leader che ha fondato le sue fortune sul populismo. «Al governo con Draghi siamo in una fase totalmente nuova e dobbiamo adeguare la nostra linea politica e comunicativa», è il messaggio recapitato a Salvini da alcuni big leghisti secondo il quotidiano. E il sofferto passo indietro di Morisi — da dieci anni al fianco del «Capitano», soprannome coniato da lui stesso — rientrerebbe in questo quadro di rinnovamento.
Di certo l’addio del Casaleggio di Salvini non tocca gli assetti del sistema di comunicazione del Carroccio: «Il team social continuerà a lavorare come ha fatto finora», fanno sapere le stesse fonti. Anche se il leader continua a perdere apprezzamenti a dispetto dei 400 mila euro spesi in due anni in sponsorizzazioni su Facebook. Per Morisi tra l’altro si parla di «una pausa di riflessione» e non di un addio. Anche se il guru di Salvini da tempo non si faceva vedere più a Roma e rimaneva confinato nella sua abitazione di Mantova. Tra gli uomini della vecchia guardia del Nord vicini a Giancarlo Giorgetti, quando si cercavano le cause delle difficoltà del Carroccio, il nome di Morisi veniva scandito con insistenza. In molti lo volevano fuori dalla Lega. E alla fine così è stato.
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