Covid, smantellata negli Usa una commissione che indagava sulle origini del virus
È stata congedata, improvvisamente, la task force di scienziati statunitense che stava studiando le possibili origini del Sars-CoV-2. Una questione di opportunità avrebbe spinto il professore della Columbia University, Jeffrey Sachs, a dismettere la commissione, in favore di una più ampia ricerca sulla biosicurezza. Il motivo? Secondo Sachs, i legami della task force con l’ente no-profit americano EcoHealth Alliance, che ha lavorato anche con il Wuhan Institute of Virology, hanno rischiato di far percepire il lavoro del team come di parte. Lo riporta il Wall Street Journal. EcoHealth Alliance, onlus newyorkese, è stata messa sotto accusa da alcuni scienziati e membri del congresso americano per aver impiegato risorse economiche statunitensi in un programma di studi sui Coronavirus di pipistrello. Programma portato avanti proprio in collaborazione con l’Institute of Virology di Wuhan, città cinese epicentro della pandemia nella sua prima fase.
EcoHealth Alliance e Wuhan
Sachs, che presiedeva la commissione affiliata alla rivista scientifica Lancet, si era detto preoccupato per la percezione pubblica del suo lavoro poiché – fino a giugno 2021 – a guidare la task force era stato direttamente Peter Daszak, presidente di EcoHealth Alliance. Anche altri membri del team avevano lavorato direttamente con la onlus e con il suo presidente. «Semplicemente non volevo avere una task force così esplicitamente coinvolta con uno dei principali problemi della ricerca sulle origini del virus, ovvero il ruolo dell’EcoHealth Alliance», ha dichiarato Sachs. Tuttavia, l’esperto ha aggiunto che la commissione continuerà a studiare le origini del Covid per un report in uscita a metà 2022, ma amplierà il suo campo di ricerca includendo nel team altri studiosi nel campo della biosicurezza. Daszak, esperto di virus emergenti nelle specie animali, è stato un forte oppositore della teoria della fuga del Sars-CoV- 2 dal laboratorio. Con lui, altri cinque membri della task force hanno firmato su Lancet una lettera in cui denunciavano quelle che definivano «teorie cospirative» sull’origine bioingegnerizzata del Sars-CoV-2.
Al momento della dismissione del lavoro del team, la task force sciolta da Sachs stava seguendo entrambe le piste delle origini del Sars-CoV-2, sia quella del passaggio naturale di specie sia quella della fuga dal laboratorio di Wuhan. La commissione presieduta da Sachs e guidata, fino a pochi mesi fa, da Daszak aveva tra i suoi 12 membri Malik Peiris, virologo di stanza a Hong Kong che ha avuto un ruolo fondamentale nell’identificazione del coronavirus che ha causato l’epidemia di Sars nel 2003, Carlos das Neves, direttore della ricerca dell’Istituto veterinario norvegese, e Danielle Anderson, una virologa australiana dell’Università di Melbourne che aveva condotto una ricerca proprio presso l’istituto di Wuhan a fine 2019.
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