Vaccini, l’Ema avvia l’analisi sulla terza dose di Moderna: l’ipotesi di un via libera solo per i fragili
L’Agenzia europea del farmaco (Ema) ha ufficialmente avviato l’analisi dei dati per autorizzare la somministrazione di una terza dose del vaccino anti Covid di Moderna. Ad annunciarlo è l’ente regolatore stesso sottolineando come procederà a una «valutazione accelerata» della richiesta presentata dall’azienda produttrice americana, «compresi i risultati di uno studio clinico in corso». Il terzo richiamo di Moderna dovrà essere somministrato almeno 6 mesi dopo dalla seconda dose già effettuata e riguarda la categoria di popolazione dai 12 anni in su. Sulla base della revisione appena avviata, l’Ema dovrà esprimersi sulla sicurezza ed efficacia dei dati presentati. L’ente regolatore ha ribadito «la non urgenza di un nuovo richiamo per la popolazione generale». Le dichiarazioni dell’Ema confermano quindi la possibilità che anche la terza dose di Moderna, così come successo per Pfizer, possa essere riservata almeno in un primo momento alla popolazione fragile. Come spiegato dall’ente regolatore il verdetto atteso nei prossimi giorni avrà comunque l’obiettivo «di garantire prove a sostegno di ulteriori dosi, se necessario».
September 27, 2021
Lo scorso 4 settembre Moderna aveva presentato i dati raccolti alla sede dell’Ema nella speranza di ottenere presto un via libera anche per il nuovo richiamo. L’amministratore delegato dell’azienda Stéphane Bancel aveva spiegato che una terza dose di 50 microgrammi di vaccino induce «robuste risposte anticorpali contro la variante Delta». A circa 6 mesi dalla seconda dose, quando la protezione diminuisce, si era poi osservato che il richiamo «aumenta significativamente i titoli anticorpali neutralizzanti». L’effetto positivo è stato riscontrato in pazienti di tutte le età, in particolare negli over 65. Ma la buona notizia non riguarda solo la lotta alla variante Delta: un’analisi aggiuntiva ha mostrato che una dose di richiamo di vaccino Moderna ha indotto risposte anticorpali robuste e un aumento dei titoli anticorpali per tutte le varianti di interesse, tra cui Beta di 32 volte, Gamma di 43,6 volte e Delta di 42,3 volte.
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