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Draghi dopo l’incontro con i sindacati: «Intesa sulla sicurezza sul lavoro». Landini: «Prime risposte importanti»

27 Settembre 2021 - 21:10 Maria Pia Mazza
Il leader della Cgil: «Non si è parlato di salario minimo». Sbarra (Cisl): «Aumenteranno gli ispettori sul lavoro da subito». Bombardieri (Uil): «Al via una banca dati per gli infortuni»

Si è concluso positivamente l’incontro a Palazzo Chigi tra il presidente del Consiglio Mario Draghi e i segretari generali della Cgil, Maurizio Landini, della Cisl, Luigi Sbarra, e della Uil, Paolo Bombardieri. L’incontro è stato convocato per affrontare il dossier lavoro e, in primis, il tema della sicurezza. Presenti al tavolo anche i ministri della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, del Lavoro, Andrea Orlando e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Roberto Garofoli. Il premier ha fatto sapere che «è stato un incontro molto utile per fissare un metodo», spiegando che «c’è intesa» in materia di tutela della sicurezza e della salute sul posto di lavoro e annunciando ai leader sindacali la convocazione di un ulteriore faccia a faccia per la definizione di un protocollo per la realizzazione degli investimenti da realizzare nell’ambito del Recovery plan. A confermarlo è stato Landini: «Il governo si è impegnato per convocare un altro incontro, nei prossimi giorni, con le parti sociali per realizzare un protocollo sugli investimenti previsti dal Pnrr». I sindacati hanno posto al centro della discussione con il premier «la questione della verifica dell’intesa sui licenziamenti e quindi il tema del provvedimento sulle delocalizzazioni – ha aggiunto il leader della Cgil -. Non ne abbiamo ancora mai discusso e abbiamo chiesto una discussione di merito». 

Landini (Cgil): «Non si è parlato di salario minimo»

In questo primo scambio, come riferito dal leader della Cgil, Landini, «dal governo sono arrivare le prime risposte importantissime sul tema della sicurezza sul lavoro e c’è stato un impegno per un’ulteriore convocazione per approfondire da un punto di vista tecnico tutte le questioni». «Le cose importanti decise oggi – ha aggiunto – sono state quelle di unire le banche dati, condizione per poi arrivare alla patente a punti e affrontare il tema di chi può partecipare ai bandi, premiando le imprese virtuose». «È stato poi indicato, ed è molto importante – sottolinea Landini – che il governo lavorerà per un intervento che indica che le imprese che non sono devono sospendere l’attività e devono mettersi in regola per continuare a produrre». Landini ha poi confermato che durante l’incontro «non si è parlato del salario minimo, perché l’ordine del giorno prevedeva il tema salute e sicurezza». 

Sbarra (Cisl): «Aumenteranno gli ispettori sul lavoro da subito»

Anche il segretario della Cisl, Sbarra, ha espresso «un giudizio positivo» sull’incontro odierno. «Il governo – ha dichiarato Sbarra al termine dell’incontro – condivide la necessità di lavorare per costruire una strategia nazionale di contrasto agli incidenti sui luoghi di lavoro, sulle malattie professionali e sugli infortunio». E per far ciò, a detta del numero uno della Cisl, «serve un forte intervento finalizzato a contrastare questo odioso fenomeno. I primi interventi saranno messi in campo da subito: c’è una forte disponibilità del governo ad accelerare il reclutamento di ispettori e ingegneri per rafforzare l’esercito delle ispezioni. È un segnale importante, anche se non è sufficiente». Tuttavia, «ci saranno ulteriori momenti di confronto prima che venga approvata la legge di stabilità» e per continuare a discutere su come implementare i controlli sul lavoro.  

Bombardieri (Uil): «Al via una banca dati per gli infortuni sul lavoro»

Il segretario generale della Uil, Bombardieri, ha riferito che «è stato deciso di avviare un percorso importante sulla formazione per la prevenzione degli infortuni sul lavoro, coinvolgendo la Conferenza Stato-Regioni, ed è stato concordato di accelerare le assunzioni di 2.000 ispettori che devono verificare le condizioni sui posti di lavoro». Per far ciò, «si è deciso di costruire una banca dati centrali per gli infortuni. A oggi – ha aggiunto Bombardieri – non c’è una banca dati in grado di registrare tutti gli infortuni sul lavoro che avvengono nel Paese». Quanto alle sanzioni per le imprese che violano le norme di sicurezza «il governo si è impegnato su nostra richiesta a deliberare con decreto la sospensione dei posti di lavoro dove ci sono violazioni delle norme, al fine di dare la possibilità all’azienda di mettersi a norma». 

Foto in copertina: UFFICIO STAMPA PALAZZO CHIGI / FILIPPO ATTILI

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