La festa abusiva davanti al liceo Leonardo di Milano con duemila giovani: «Eravamo troppo ubriachi, la polizia non poteva fare niente»
Almeno duemila giovani hanno partecipato a una festa abusiva partita via social come “La festa del Leo” o “Leo Fest” a Milano. Si è svolta in via Corridoni, davanti alla sede del liceo scientifico Leonardo accanto a una delle residenze universitarie del Politecnico. A partecipare non solo studenti del liceo, ma anche ragazzi di altre scuole e di tutte le età. La festa non autorizzata è stata pubblicizzata via social e con il passaparola. Nessun controllo di green pass, abuso di alcol e anche un pestaggio (per cui però non sono stati allertati i soccorsi). Per alcune ragazze tra i 14 e i 16 anni ubriache è stato necessario chiamare l’’ambulanza che a fatica si è fatta strada tra la «folla». Il Corriere della Sera riporta oggi i racconti di alcuni dei partecipanti: «Rubavano portafogli, un ragazzo vicino a me è stato preso a pugni. A un altro nostro amico hanno strappato la collanina. Dei nostri amici se ne sono andati ma la situazione è degenerata, noi volevamo andarcene ma a quel punto non siamo riusciti anche se avevamo paura».
E ancora: «È arrivata tantissima polizia ma non poteva fare molto, perché eravamo in troppi e tutti ubriachi, quelli delle ambulanze non capivano neanche bene a chi serviva aiuto — dice A., del liceo Severi —. Un mio amico è stato preso a botte e non aveva fatto niente». Il quotidiano racconta le altre segnalazioni ricevute dalla polizia. Alle 00.17, ragazzino di 16 anni aggredito in San Babila. Alle 00.25, altre due 15enni svenute a terra in via Corridoni, perché troppo ubriache. Una mamma residente in via Donizetti racconta: «Stavo rincasando, poco dopo mezzanotte. Poco prima del Tribunale vediamo gruppi di ragazzi seduti per terra, sembravano completamente ubriachi, in corso di Porta Vittoria c’era una fiumana di ragazzi anche piccoli, e così in tutte le vie limitrofe. Verso via Donizetti puzza di vomito ovunque, alcuni ragazzi in approccio sessuale dietro le auto, le sirene delle ambulanze, i cellulari che non prendevano. Pareva una specie di follia collettiva. Sotto casa ancora alle 2 di notte c’erano adolescenti sdraiati a terra».
Foto copertina da: Corriere Milano
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