Caso Morisi, la difesa replica alle accuse: «Il flacone con il liquido non era suo»
«Il flacone con del liquido non era di Luca Morisi, il quale non può averlo ceduto a terzi. C’è piena fiducia nel lavoro degli inquirenti. Condividiamo le parole del procuratore della Repubblica di Verona secondo cui si tratta di un fatto banale per quanto riguarda l’autorità giudiziaria». Questa la versione della difesa di Luca Morisi, stando a quanto riferito dall’agenzia di stampa Ansa. L’avvocato scelto da Luca Morisi per fronteggiare le accuse di cessione di stupefacenti è Fabio Pinelli, lo stesso che aveva difeso il senatore della Lega Armando Siri nel caso Arata. Secondo le accuse e le prime ricostruzioni il liquido nel flacone sarebbe Ghb, una sostanza nota anche come droga dello stupro. Ghb è la sigla con cui viene identificato l’acido gamma-idrossibutirrico, una sostanza che ha effetti sedativi e che si può recuperare online con una certa facilità ordinandola dai Paesi in cui viene commercializzata.
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