In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ATTUALITÀCoronavirusGimbeSanitàVaccini

Monitoraggio Gimbe, decessi e nuovi casi in calo: «Merito della campagna vaccinale, immunizzato il 71% della popolazione»

30 Settembre 2021 - 12:03 Redazione
Solo la Calabria supera la soglia del 15% nei reparti di medicina ordinaria. In area critica nessuna Regione è oltre il 10%

Diminuiscono i nuovi casi di contagio da Coronavirus, così come calano i decessi. È quanto emerge dalla nuova relazione della fondazione Gimbe, relativa alla settimana 22-28 settembre 2021. Rispetto alla precedente, i contagi sono passati da 28.676 a 23.159. Scendono i decessi (386 contro 394). In calo anche i casi attualmente positivi (98.872 contro 109.513), le persone in isolamento domiciliare (94.995 contro 105.060), i ricoveri con sintomi (3.418 contro 3.937) e le terapie intensive (459 contro 516). «Ormai da 4 settimane consecutive – dichiara Nino Cartabellotta, presidente della Fondazione – continuano a scendere i nuovi casi settimanali: anche sul fronte dei contagi iniziano a intravedersi i risultati della campagna vaccinale, con oltre il 71% della popolazione che ha completato il ciclo».

La situazione nelle Regioni

Nella settimana 22-28 settembre 2021, rispetto alla precedente, solo in Emilia-Romagna e Valle d’Aosta crescono i casi attualmente positivi, e soltanto in quest’ultima Regione si registra un incremento percentuale dei nuovi casi. Nel mentre scendono a 22 le province con incidenza pari o superiore a 50 casi per 100.000 abitanti e nessuna conta oltre 150 casi per 100.000 abitanti. Lieve calo dei decessi: 386 negli ultimi 7 giorni (di cui 46 riferiti a periodi precedenti), con una media di 55 al giorno rispetto ai 56 della settimana precedente.

La situazione negli ospedali

«Sul fronte ospedaliero – spiega Renata Gili, responsabile Ricerca sui Servizi Sanitari della Fondazione – si conferma il calo dei posti letto occupati da pazienti Covid: rispetto alla settimana precedente scendono del 13,2% in area medica e dell’11% in terapia intensiva». Nel Paese il tasso di occupazione rimane basso (6% in area medica e 5% in area critica), seppur con notevoli differenze regionali: solo la Calabria si colloca sopra la soglia del 15% nei reparti di medicina ordinaria (17%); per l’area critica nessuna Regione supera la soglia del 10%. «Continuano a ridursi anche gli ingressi giornalieri in terapia intensiva – spiega Marco Mosti, Direttore Operativo della Fondazione – con una media mobile a 7 giorni di 29 ingressi al giorno rispetto ai 32 della settimana precedente».

Leggi anche:


Articoli di ATTUALITÀ più letti