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Pa, la bozza del decreto per il rientro al lavoro in presenza: orari flessibili allo sportello e paletti per lo smart working

01 Ottobre 2021 - 18:05 Redazione
Il lavoro da casa sarà consentito solo se verranno rispettate alcune condizioni, tra cui il mantenimento della capacità di erogare servizi

La bozza del decreto sul rientro al lavoro dei dipendenti pubblici, fortemente voluto dal ministro della Pubblica amministrazione Renato Brunetta, prevede che tra la metà e la fine di ottobre tutti i dipendenti pubblici torneranno a svolgere le proprie attività in presenza. Il ritorno in ufficio, si legge, partirà «da subito» per il personale addetto alle attività di sportello – front office – e per i settori preposti all’erogazione di servizi – back office -. Non è esclusa l’introduzione di formule di flessibilità oraria per il ricevimento degli utenti. Solo nel caso in cui si verifichino «otto condizionalità» potrà essere autorizzato lo smart working nella Pa, prima tra tutte il mantenimento delle capacità di erogazione dei servizi per gli utenti. Tra le altre condizioni, l’amministrazione è chiamata a fornire al personale apparati digitali e tecnologici adeguati alla prestazione di lavoro richiesta. Deve aver previsto un piano di smaltimento del lavoro arretrato.

E, inoltre, è chiamata ad assicurare «il prevalente svolgimento in presenza della prestazione lavorativa dei soggetti titolari di funzioni di coordinamento e controllo dei dirigenti e dei responsabili dei procedimenti amministrativi». Dove le misure di carattere sanitario lo richiedano, va prevista la rotazione del personale impiegato in presenza. Le amministrazioni, in caso di smart working, sono invitate a prevedere una rotazione del personale, così da rendere «prevalente» il lavoro in presenza. Inoltre, l’accordo individuale per il lavoro agile che firmeranno i dipendenti dovrà definire obiettivi, modalità e tempi di esecuzione e disconnessione, fasce di reperibilità e criteri di misurazione della prestazione. In generale, tutti gli uffici pubblici dovranno dotarsi di una piattaforma digitale che garantisca la riservatezza dei dati e delle informazioni.

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