In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
ATTUALITÀComiziElezioni comunaliInchiesteLecceM5SPippi MellonePuglia

Nardò, aggredito un candidato M5s al comizio del sindaco di destra. Parla Mellone: «Storia di calcio, la politica non c’entra»

02 Ottobre 2021 - 13:20 Redazione
Almeno uno dei sostenitori del sindaco uscente, considerato vicino a Casapound, avrebbe aggredito un avversario grillino. Ma lui non ci sta e replica: «Basta strumentalizzare, atteggiamento da avvoltoi»

Un candidato del M5s al consiglio comunale di Nardo, Tiziano De Pirro, ha denunciato di essere stato aggredito alla fine del comizio del sindaco uscente di estrema destra Pippi Mellone, noto anche per l’atipico sostegno alle elezioni comunali arrivato anche dal governatore Pd Michele Emiliano. De Pirro sarebbe stato aggredito da un sostenitore di Mellone considerato vicino a Casapound, riportando la frattura di un dito e una sospetta lesione al timpano. Come ha raccontato sui social il vicepresidente del Consiglio regionale pugliese, il grillino Cristian Casili, l’ultima serata di campagna elettorale: «è stata macchiata dall’intollerabile, raccapricciante violenza fisica subita da un nostro candidato del M5s Tiziano De Pirro, che è stato brutalmente aggredito in mezzo alla piazza. Frattura della mano e in attesa di valutazione dell’otorino per il violento pugno ricevuto. A Tiziano mandiamo un forte abbraccio». Sempre secondo Casili, al termine del suo comizio il sindaco Mellone avrebbe incitato i presenti in piazza ad andare via perché subito dopo sarebbe salito sul palco il candidato sindaco sostenuto da M5s e Pd. A quel punto ci sarebbe stata l’aggressione.

La replica di Mellone

Si tratta di una «aggressione causata da motivi personali, la politica non c’entra». Così si difende il sindaco uscente di Nardò, Pippi Mellone. «Le ragioni dello scontro tra due signori in piazza Salandra – prosegue – sono di natura esclusivamente calcistica. Una contrapposizione personale nata non certo ieri sera e comunque in contesti lontanissimi dalla politica. Non c’entra la politica, quindi, non c’entrano le candidature, non c’entrano le elezioni. Sicuramente questi signori potevano regolare le proprie questioni altrove e in modo infinitamente più civile. Da parte mia auguro alla persona aggredita una pronta guarigione». «Detto ciò – conclude – è stomachevole che i soliti sciacalli provino a strumentalizzare perfino queste circostanze. Siamo stanchi di veder utilizzato ogni pretesto per cercare di avere un tornaconto politico. Un atteggiamento da avvoltoi e una retorica di cui si devono vergognare».

Le accuse grilline

La deputata Cinque Stelle Maria Soave Alemanno ha diffuso una nota per commentare la vicenda. «La partecipazione politica è il momento più alto della democrazia purché sia esercitata secondo i valori della nostra Costituzione», ha detto. «Quanto accaduto ieri è di una gravità inaudita e va condannato da tutti senza se e senza ma», ha poi aggiunto. Stessa linea adottata dal deputato Francesco D’Uva, che ha definito l’aggressione «un atto grave e preoccupante. Questi vili gesti sono emblema di una deriva che mette a rischio la democrazia e la partecipazione alla vita pubblica e politica del nostro Paese». Sulla vicenda è intervenuto anche il ministro degli Esteri Luigi Di Maio. «La violenza, in tutte le sue manifestazioni, è sempre da condannare con fermezza e tutte le forze politiche dovrebbero prendere le distanze da questo gesto».

Foto in copertina di repertorio: Ansa/Ufficio Stampa Giunta Regionale Puglia

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti