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Il giallo sulle tariffe degli escort triplicate per Morisi: cosa non torna sul ricatto dopo il festino

03 Ottobre 2021 - 08:19 Giovanni Ruggiero
I due escort romeni avrebbero chiesto all'ex capo della comunicazione social della Lega prezzi molto più alti rispetto a quelli previsti dai loro stessi annunci online. Uno dei due nel frattempo non avrebbe mai interrotto l'attività

Dietro quel «furto» denunciato al 112 da uno dei due escort ospitati da Luca Morisi tra il 13 e il 14 agosto potrebbe esserci stato un possibile tentativo di estorsione ai danni dell’ex capo della comunicazione social della Lega. A sollevare il sospetto che da giorni già accompagna la vicenda di Belfiore sono Giacomo Amadori e Fabio Amendolara su La Verità, che sono riusciti anche a mettersi in contatto con uno dei due, facendo emergere diverse contraddizioni con le versioni finora raccontate dagli stessi ragazzi romeni nelle varie interviste rilasciate. A cominciare dalle tariffe che i due sembrano richiedere per la loro compagnia, Alexander (nome d’arte), 25 anni e Nicolas, cioè Petre Rupa, 20 anni, indagato anche lui per spaccio nell’inchiesta di Verona.

A Morisi i due avrebbero chiesto 4 mila euro, di cui 2.500 pagati subito con bonifico prima dell’incontro. Poi però sarebbe emerso un sovrapprezzo di circa 1.500 euro, che Morisi non sarebbe riuscito a saldare o che probabilmente si sarebbe rifiutato di pagare. Da lì sarebbe partita la discussione, protrattasi fino al viale di casa il pomeriggio del 14 agosto. In quell’occasione c’è stata la chiamata al 112 da parte di uno dei due per un denunciare un presunto furto. Poco dopo sono arrivati i carabinieri che, non riuscendo a riportare la calma, hanno deciso di portare tutti e tre in caserma. Da lì sono partite le perquisizioni che hanno portato alla scoperta della cocaina in casa di Morisi e una bottiglietta di vetro nello zaino di Nicolas piena di un liquido trasparente, secondo lui Ghb, droga dello stupro.

I prezzi gonfiati

Mentre Nicolas avrebbe deciso di andare in Romania, spiegando di stare «malissimo» proprio dopo quell’incontro a casa di Morisi. Sarebbe tornato in Romania per curarsi. Su Grindrboy, Nicolas si presenta così: «Sono un bel ragazzo bisex di 19 anni con un bel giocattolo di 25 centimetri. Caliente attivo per incontri raffinati». E precisa di essere disponibile: «solo per persone serie e riservate». Sarà lui poi a chiamare i carabinieri per denunciare Morisi. Come riporta La Verità, i prezzi richiesti da Nicolas variano da 150 euro per mezz’ora a 400 per due ore. Non sembra invece aver interrotto il lavoro Alexander, il più grande dei due, che da Milano si dice disponibile a spostarsi anche a Roma. Contattato dai giornalisti del quotidiano diretto da Maurizio Belpietro, Alexander chiede da subito la copertura delle spese per il viaggio con un versamento su una Postepay.

Per un paio di ore chiede 400 euro, per la notte 1.000 euro, anche se in trasferta. In caso dell’aggiunta di un amico, il costo sale di appena 200 euro. In tutto quindi circa 1.200 euro, ben più dei 4mila chiesti a Morisi. A cosa sia dovuta la differenza di trattamento saranno le indagini a chiarirlo, in attesa che i tre siano finalmente sentiti in procura a Verona. Ma di certo la presenza della droga nell’incontro potrebbe aver influito sulla tariffa finale, oltre alla scoperta che il cliente in quel caso fosse una persona facoltosa e in vista. Procurarsela per Alexander non sembra un problema, anche lontano da Milano: «Ho contatti a Roma – dice ai giornalisti della Verità – poi vediamo insieme».

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