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Roma, incendio al “Ponte di ferro” a Ostiense: blackout nei quartieri vicini. Le ipotesi delle fiamme dalle baracche, come 8 anni fa – Il video

03 Ottobre 2021 - 06:35 Maria Pia Mazza
Esclusa la presenza di feriti nell'incendio, mentre si lavora per mettere in sicurezza la struttura, che non rischia di crollare. Il ponte però sarà inevitabilmente chiuso, con enormi disagi per il traffico a Sud-Est della Capitale

Ai vigili del fuoco sono state necessarie almeno due ore per domare l’incendio che ha travolto dalle 23 di sabato 2 ottobre il Ponte dell’Industria a Roma, noto come il «Ponte di ferro”, che collega il quartiere Ostiense con Marconi nella zona Sud-Est della capitale. Nella notte è stata definitivamente esclusa la presenza di persone ferite nell’incendio, ma crescono i disagi nei quartieri più vicini con centinaia di famiglie in blackout e senza gas e acqua. Ad aggravare l’incendio sarebbero stati in particolare i cavi dell’energia elettrica e della fibra ottica che scorrevano lungo il ponte e che si vedono crollare distrutti dalle fiamme nei filmati diffusi sui social. Le operazioni di spegnimento sono state complicate poi dalla presenza dei tubi del gas, che però non sarebbero stati danneggiati. La struttura generale del ponte comunque «non è completamente compromessa», secondo i vigili del fuoco. Nelle prime ore di questa mattina però si teme il caos per il traffico della zona, visto che il ponte collegava due zone nevralgiche della città. A dare l’allarme sono stati alcuni giovani che trascorrevano la serata nei locali in via del Porto Fluviale e hanno visto alzarsi un’alta colonna di fumo e le fiamme, oltre a percepire un odore acre nell’aria.

Le ipotesi e il precedenti del 2013

L’incendio ha anche coinvolto la vegetazione sotto il ponte e diverse baracche, da cui secondo alcune testimonianze sarebbero partite le fiamme. Il rogo poi si sarebbe rapidamente propagato lungo la struttura metallica del ponte, costruito tra il 1862 e il 1863 per collegare l’allora ferrovia Civitavecchia-Roma alla stazione Termini. Già nel 2013 il Ponte di ferro era stato coinvolto in un incendio di minore entità. Anche in quel caso le fiamme erano partite dalle baracche lungo la banchina del Tevere, andando a coinvolgere anche i cavi dell’alta tensione. Il ponte rimase chiuso a lungo, con notevoli disagi al traffico della zona. I vigili del fuoco non escludono che l’incendio di questa notte possa essere scoppiato per un atto doloso. Da escludere ancora l’ipotesi che le fiamme possano essere state innescate direttamente all’interno delle gallerie dei servizi di luce e fibra.

Quel che resta del “ponte di ferro” dopo l’incendio

La struttura lunga 131 metri, non risulterebbe dunque «completamente compromessa», stando a quanto riferito dai vigili del fuoco. Una porzione del ponte e alcune parti della passerella laterale pedonale sono però andate completamente distrutte dalle fiamme e sono crollate nel Tevere. Di conseguenza dovrà essere valutata la stabilità e solidità complessiva della struttura restante, per valutare i successivi interventi per ripristinare o ricostruire il “ponte di ferro”.

Raggi: «In corso verifiche sulla stabilità. Cercheremo di riaprire quanto prima la viabilità»

La sindaca di Roma, Virginia Raggi, recatasi sul posto, ha comunicato che per la mattinata del 3 ottobre è «stato convocato il comitato operativo comunale per cercare di ripristinare quanto prima tutti i servizi, gas e luce». Raggi, dopo aver ringraziato i vigili del fuoco per il lavoro svolto, ha aggiunto che «è in corso una verifica sulla stabilità del ponte e, al netto delle indagini, cercheremo di riaprire quanto prima la viabilità».

Foto in copertina: Twitter / RobertaSavona
Video in copertina: Twitter / Simone Arduini

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