Il Green pass di Pippo Franco è falso? Il suo medico è indagato a Roma
In un intervento a L’Aria che tira dello scorso settembre lui era stato piuttosto chiaro: «Sui vaccini la penso come Montagnier. Ho il Green pass ma più di questo non voglio dire». Ora però sulla Certificazione Verde Covid-19 di Francesco Pippo in arte Pippo Franco, candidato alle elezioni comunali di Roma con la lista civica di Enrico Michetti, qualcosa da dire lo avranno i magistrati. L’attore è infatti uno dei pazienti del medico di base del quartiere Appio-Tuscolano indagato dai carabinieri dei Nas con l’accusa di aver fornito ai suoi pazienti Green pass falsi. O meglio, di aver inserito nel sistema informatico regionale un centinaio di attestazioni non regolari, basate su esenzioni non dovuto o su attestazioni di immunizzazione per vaccini mai somministrati.
L’indagine sui falsi certificati di vaccinazione a Roma
Gli inquirenti indagano a Roma su una vasta rete di Green pass irregolari. Al centro dell’inchiesta c’è lo studio del medico, considerato una sorta di centrale di produzione di certificati falsi. Questi sarebbero stati rilasciati a vip, sportivi, imprenditori e, in generale, a persone legate alla cosiddetta Roma bene, attraverso alcuni mediatori. Il Fatto Quotidiano racconta oggi che Pippo Franco (non indagato) abita però nel quadrante nord della città, ben distante alla semiperiferia sud-est della zona Tuscolana. Un fattore che ha insospettito non poco gli investigatori del Nas. Va però specificato che, all’interno della stessa regione, non è in alcun modo vietato iscriversi nelle liste di un medico di famiglia legato a un’Asl diversa da quella di residenza.
Di certo l’attore ci ha messo del suo. Sia a La Verità che a Myrta Merlino durante L’Aria che Tira ha risposto in modo sibillino alla domanda sulla vaccinazione contro Covid-19. Su Instagram, scrive sempre il quotidiano, «ha pubblicato una foto ritratto nello studio del medico indagato e la frase “scettico ma vaccinato”». Il post comunque attualmente non compare più tra quelli del suo profilo. Il Fatto ha anche provato a mettersi in contatto più volte con Pippo Franco, ma il suo cellulare risulta sempre spento e, dall’indirizzo email fornito dalla sua agenzia di management, non è arrivata alcuna risposta alle domande sul vaccino.
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