In Evidenza Benjamin NetanyahuDonald TrumpGoverno Meloni
ECONOMIA & LAVOROCamera dei deputatiCrescita economicaGoverno DraghiNadefSenatoTasse

Nadef, via libera di Camera e Senato alla risoluzione di maggioranza: ecco cosa contiene

06 Ottobre 2021 - 20:58 Redazione
Si tratta di un documento che prevede 10 impegni. Dalla proroga del super bonus all'azione contro il caro bollette, ma anche: politiche attive per il lavoro e attuazione del Green new deal

Via libera della Camera alla risoluzione di maggioranza sulla nota di aggiornamento del documento di economia e finanza: 379 voti favorevoli, 42 contrari e 4 astenuti (contro i 190 sì, 37 e no un astenuto al Senato). Non hanno partecipato al voto sulla Nadef, il 19,55 per cento dei deputati della Lega, il 20,89 del M5s, il 21,62 di Fratelli d’Italia e il 28,95 di Forza Italia. Anche il leader della Lega Matteo Salvini ha votato sì. Un messaggio forte e chiaro per il premier Mario Draghi. Ma cosa contiene la risoluzione di maggioranza approvata? Si tratta di und documento che prevede 10 impegni nei confronti del governo Draghi. Si va dall’impegno per gli investimenti alla proroga del super bonus, dalla flessibilità in uscita dal lavoro all’azione contro il caro-bollette.

Cosa contiene

Per cominciare, la risoluzione di maggioranza prevede – compatibilmente con la normativa europea di riferimento e le esigenze di finanza pubblica – la proroga dei vari bonus edilizi oltre alla misura del superbonus 110 per cento, «ivi inclusi il rinnovo del cosiddetto “sconto in fattura” e “cedibilità del credito”, valutando di includere altre tipologie di edifici, al fine di garantire un patrimonio immobiliare energeticamente efficiente». Il governo, poi, prorogando il superbonus, dovrà valutare la possibilità di estenderlo agli immobili in stato di degrado, non accatastati o accatastati tra quelli che non producono reddito. La maggioranza, sempre nello stesso documento, ha chiesto al governo di contrastare il caro-bollette «adottando un approccio organico, sostenibile e strutturale, volto a implementare politiche pubbliche che tutelino e mettano al riparo, da oscillazioni eccessive del prezzo dell’energia elettrica, microimprese e clienti finali, soprattutto civili vulnerabili o in condizioni di povertà energetica». Come evitare i rincari? Con «investimenti per l’efficienza energetica nell’edilizia residenziale e popolare, il ricorso a contratti di acquisto di energia rinnovabile di lungo periodo, la promozione dell’autoconsumo e delle comunità energetiche, nel rispetto degli obiettivi di finanza pubblica», indicati nella Nadef 2021.

Investimenti e politiche per il lavoro

Nel documento, poi, si chiede di «consolidare la crescita del Pil, stimolata dagli investimenti e dalle riforme previste dal Pnrr, in particolare mirando ad accrescere le entrate fiscali attraverso il contrasto all’evasione, nonché indirizzando le risorse di bilancio verso gli investimenti e le spese per ricerca, innovazione, istruzione e sanità». Servono ora più che mai «interventi per la razionalizzazione e l’equità del sistema fiscale e per l’estensione e il potenziamento del sistema di ammortizzatori sociali, prevedendo per questi ultimi lo snellimento e l’accelerazione delle procedure di erogazione». Nel documento, tra l’altro, il governo si impegna «a razionalizzare le politiche attive per il lavoro, al fine di agevolare con più efficacia l’ingresso o il reinserimento nel mondo del lavoro di chi è disoccupato o di chi ha perso il posto di lavoro, nonché a prevedere l’implementazione di meccanismi di flessibilità in uscita del mercato del lavoro».

Transizione ecologica ed energetica

C’è spazio, infine, per la transizione ecologica ed energetica: si chiede di «proseguire nell’attuazione del Green new deal, con particolare riferimento a idonee iniziative, anche di carattere normativo, finalizzate a favorire la transizione ecologica, energetica e verso l’economia circolare, mediante la progressiva riduzione dei sussidi ambientalmente dannosi (che determinerà maggiori entrate da utilizzare per ridurre gli oneri a carico dei settori produttivi) e la tempestiva definizione di appositi indicatori per gli investimenti ecosostenibili».

Foto in copertina da ANSA

Leggi anche:

Articoli di ECONOMIA & LAVORO più letti