Salvini, le condizioni a Draghi prima del faccia a faccia: «Di lui mi fido, ma deve mettermi nero su bianco il No a nuove tasse»
«Se Draghi mi dice non aumento le tasse, mettiamolo per iscritto. Di lui mi fido, di altri no». A dettare le condizioni prima del faccia a faccia con Mario Draghi tra domani e sabato dai microfoni di Rtl 102,5, è il leader della Lega Matteo Salvini, che dopo i risultati deludenti alle elezioni comunali ha riacceso lo scontro nel governo prendendo di mira la riforma del fisco e le prime modifiche al catasto, agitando lo spettro di nuove tasse sulla casa. «Se viene un Monti? Con quella delega in bianco uno può aumentare le tasse e qualcuno mi direbbe, Salvini ma tu c’eri? Aumentare le tasse non è un problema per la Lega, ma per le associazioni, l’edilizia», dice per spiegare il comportamento del Carroccio nei giorni scorsi in consiglio dei ministri cui l premier ha già risposto. L’80% degli italiani ha una casa. Chiedo di togliere quel comma dell’aggiornamento, tutto il resto va benissimo».
Le tasse
Parlando di fisco, Salvini specifica: «A me interessa che nessuno paghi un euro di più: nella delega fiscale questo non c’è scritto. Sull’Iva si parla di rimodulazione, precisiamo in basso? Altrimenti dopo Draghi si alzano le tasse, bastano due righe». Ecco perché «non approvo un documento che ci dice che si paga di più tra due anni. Nel documento votato nel Cdm da altri non ci sono passaggi definiti su Irap, su rottamazione saldo e stralcio». All’appuntamento di oggi, spiega ancora il leghista, «proporremo idee europeiste su un piano sostanziale di riaperture», aggiunge. «Il Cts propone il 35%? Noi chiediamo almeno il doppio della capienza: se chiedi il Green pass allora dai lavoro, sennò siamo alla follia».
La tornata elettorale
Il leader del Carroccio torna a parlare del voto del 3 e 4 ottobre: «Nelle città ha rivinto la sinistra, ma hanno vinto chi già governava e ha perso 69 comuni dove ora governa la Lega e il centrodestra», dice Salvini. «Sono titoli che leggo da anni, per tanti giornali la Lega è morta da anni, Salvini prende schiaffi da anni, ma noi siamo ancora qui».
In copertina ANSA/FABIO FRUSTACI | Il leader della Lega, Matteo Salvini, parla con i giornalisti nei pressi del Senato, Roma, 6 ottobre 2021.
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