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Edoardo De Faveri, eletto sindaco a 21 anni: «Sognavo questo momento dalla quinta elementare» – L’intervista

09 Ottobre 2021 - 16:34 Valerio Berra
Studente universitario, Edoardo ha preso il 63,59% delle preferenze ed è diventato il sindaco più giovane eletto nelle scorse amministrative

Zumaglia è un paese con meno di mille abitanti. 981, secondo gli ultimi dati. Si trova nel Nord del Piemonte, a dieci minuti di auto da Biella. Ha un castello posizionato in cima a una collina, una chiesa del XVI secolo e da qualche giorno ha anche uno dei sindaci più giovani della storia d’Italia: Edoardo De Faveri. Nelle ultime elezioni comunali De Faveri è stato eletto come primo cittadino di Zumaglia. Studente universitario, 21 anni, prima volta come candidato sindaco alle elezioni, De Faveri ha preso il 63,59% dei voti sostenuto dalla lista civica Noi con voi per Zumaglia.

Quando hai deciso di candidarti come sindaco?

«L’ho deciso da un po’ di tempo. Penso che il sogno sia nato quando da piccolo sono stato eletto dai miei compagni sindaco del Consiglio comunale degli studenti. Ero in quinta elementare».

Zumaglia è un paese con meno di 981 abitanti. Cosa vuol dire crescere tra queste case?

«Io credo che sia un vivere sereno, nella tranquillità e in mezzo al verde. Zumaglia è una realtà in cui si conoscono quasi tutti. È vero, vivi la tua infanzia con pochi bambini ma il clima è molto familiare».

Ora hai davanti a te cinque anni da affrontare come primo cittadino.

«Il mio obiettivo principale è creare una comunità unita. Questa pandemia ha condizdi ionato la possibilità dei cittadini di incontrarsi e fare aggregazione. Oltre a questo vorrei riattivare e valorizzare l’associazionismo che nei piccoli comuni come il nostro è fondamentale. Uno degli impegni è anche quello valorizzare gli immobili del comune, a partire dalla scuola. Negli anni scorsi si è parlato spesso di chiuderla ma noi abbiamo fatto di tutto per tenerla aperta, così che le famiglie non siano costrette a portare i loro figli a Biella».

Cosa ti spaventa?

«Non ci sono molte cose che mi spaventano. Ci tengo a realizzare quello che ho promesso in campagna elettorale. La mia unica preoccupazione è mantenere la parola data ai cittadini».

Cosa vorresti fare nel tuo primo anno di mandato?

«Vorrei partire incontrando tutti i cittadini e insieme a loro capire come organizzare le priorità».

Tu ora frequenti anche l’università, studi Amministrazione aziendale.

«Sono molto determinato sia a finire l’università che a fare il sindaco».

Ti sei preso una responsabilità non da poco. Non hai paura di perderti qualcosa della tua età?

«È stata una cosa voluta. Ho tanta voglia di imparare».

Ti fermerai a Zumaglia o sogni un futuro in politica?

«Il mio sogno era quello di diventare sindaco. Ora voglio arrivare al meglio alla fine di questi cinque anni realizzando tutte le proposte della mia squadra. Per dopo non ho ancora programmi».

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