L’imprenditore: «Il Green pass rischia di bloccare l’azienda, non si può pagare per lavorare»
Roberto Cotterchio guida la Cograf srl di Torino, azienda fondata dal padre nel 1982, che produce etichette autoadesive per l’alimentare e la logistica. È anche vicepresidente di Api Torino, associazione delle pmi. E oggi in un’intervista a la Repubblica lancia un grido d’allarme per il Green pass obbligatorio dal 15 ottobre: «Ho 35 dipendenti e per la privacy non so quanti avranno il Green pass. So però che una decina di loro – perché me l’hanno detto – non hanno fatto né faranno il vaccino. Una posizione che rispetto e che ha suscitato una scontro ideologico in azienda. Ma come imprenditore non sono tenuto a valutare le scelte private né a trasformarmi in poliziotto per segnalare al prefetto chi è senza permesso».
Ora Cotterchio dovrà trovare tre delegati che controllino la Certificazione Verde Covid-19: «Chi non ce l’ha sarà assente ingiustificato, rimandato a casa senza stipendio. Ma mi chiedo se il problema della sicurezza sul lavoro si risolva non facendo lavorare le persone o forzandole a spendere 200 euro al mese di tamponi». L’imprenditore potrebbe pagare i test del tampone per i dipendenti non vaccinati: «Ma così rischio di non soddisfare gli ordini e ho macchine che costano 200-300 euro all’ora: che faccio, le fermo? Abbiamo lavorato senza mai chiudere e senza un contagio. E ora che c’è la ripresa ci blocchiamo?». Infine l’appello a Draghi: «Lo Stato deve mettere tutti sullo stesso piano: chi si vaccina e chi no. Non si può pagare per lavorare».
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