Fact checking, dopo 1323 articoli una nuova sfida: Open diventa partner di Facebook contro le fake news
Da oggi, martedì 12 ottobre 2021, Open diventa partner italiano di Facebook nella lotta alla disinformazione, entrando a far parte degli oltre 80 fact-checkers indipendenti di tutto il mondo che analizzano i contenuti sulle piattaforme social in più di 60 lingue diverse. Un traguardo che ci riempie di orgoglio e che riteniamo importante per la nostra testata, raggiunto dopo quasi tre anni di costante lavoro che ci ha permesso di crescere e di posizionarci nel panorama dell’informazione nazionale ed internazionale.
Da aprile 2021, la sezione Fact-checking di Open è entrata a far parte dei membri dell’International Fact-Checking Network (IFCN), aderendo a un rigoroso codice di condotta che contraddistingue il nostro operato fin dalla nascita della nostra testata: imparzialità, equità, trasparenza delle fonti, trasparenza dei finanziamenti, una chiara metodologia di lavoro e l’impegno di rettificare o aggiornare i nostri contenuti come previsto dal codice deontologico che fa parte del DNA del buon giornalismo.
Con oltre 1.300 articoli pubblicati dal 2018 ad oggi, la sezione Fact-checking di Open si è impegnata a monitorare le notizie false o fuorvianti diffuse in Italia e all’estero, fornendo un costante servizio di corretta informazione. Una missione, quella contro le bufale, che vede e vedrà sempre di più come principali protagonisti i nostri stessi lettori che, attraverso i canali messi a disposizione dalla redazione come il numero Whatsapp +393518091911, segnalano al nostro team i contenuti da sottoporre a verifica. Per questo vi ringraziamo, invitandovi a partecipare insieme a noi in questa nuova avventura che ci impegnerà a rafforzare sempre di più il nostro operato.
Open Fact-checking ha fatto parte del CoronaVirusFacts/DatosCoronaVirus Alliance, un gruppo di lavoro composto da più di 100 fact-checkers, operanti in più di 70 paesi nel mondo per oltre 40 lingue, che nel corso della pandemia Covid-19 ha svolto più di 9.000 fact-checking.
Leggi anche:
- Il comunicato della Sapienza e il microchip sensoriale da installare negli studenti è una bufala
- Luca Zaia non si è vaccinato per scelta? Il video tagliato diffuso sui social per disinformare
- Uno studio «mette una pietra tombale» sulle vaccinazioni di massa? Falso. Ecco cosa dicono davvero i dati
- A Bergamo uccidevano i pazienti Covid «sparando una bomba di ossigeno» nei polmoni? Nessuna prova