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Assalto alla sede della Cgil, Castellino agli agenti di polizia: «Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi»

13 Ottobre 2021 - 18:08 Maria Pia Mazza
Il leader di Forza Nuova «si è rivolto a un funzionario di polizia posto a protezione della sede sindacale, dicendogli: "Lasciatece passà, dovemo entrà"», si legge nella richiesta di convalida d’arresto della Procura di Roma

«Portateci da Landini o lo andiamo a prendere noi!». Sono parole del leader di Forza nuova, Giuliano Castellino, pronunciate lo scorso sabato durante gli scontri a Roma. Sono parole rivolte ad alcuni operatori di polizia dopo che i manifestanti sono riusciti a sfondare il cordone di protezione della sede sindacale. È il nuovo dettaglio emerso dalla richiesta di convalida d’arresto per Castellino, avanzata dalla Procura di Roma a seguito degli scontri di sabato scorso a Roma, durante la manifestazione No Green pass, sfociata nel violento assalto alla sede nazionale della Cgil e per la quale sono state arrestate 12 persone, tra cui  i vertici di Forza Nuova, Castellino e Roberto Fiore, il leader di IoApro, Biagio Passaro, e “er pantera di Monteverde”, Luigi Aronica, uno dei fondatori dei primi Nuclei armati rivoluzionari (Nar).

«Nonostante i tentativi di mediazione posti in essere dalla polizia con le tre persone che si erano poste alla testa del corteo, Luigi Aronica, Roberto Fiore e lo stesso Castellino – si legge ancora nel documento della Procura di Roma – i manifestanti proseguivano la marcia opponendo una violenta resistenza nei confronti degli operanti che avevano attivato una carica di alleggerimento». E ancora: «giunti presso la sede della Cgil, Castellino si è rivolto a un funzionario di polizia posto a protezione della sede, dicendogli: “Lasciatece passà, dovemo entrà“. Nonostante i tentativi degli agenti di fare desistere il gruppo – si legge ancora nella di convalida d’arresto – Castellino si rivolgeva alla folla incitandola con gesti inequivocabili a dirigersi verso la sede sindacale. Al fine di raggiungere lo scopo i manifestanti ponevano in essere atti di violenza e aggressione nei confronti degli agenti di polizia».

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