L’Oms: «Indaghiamo ancora sull’origine del Coronavirus, l’ipotesi del laboratorio non si può escludere»
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Tedros Adhanom Ghebreyesus, direttore generale dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, dice che tutte le ipotesi sull’origine del Coronavirus devono essere verificate. Anche quella della fuoriuscita dal laboratorio. Che non è stata ancora categoricamente esclusa. In un’intervista rilasciata al Corriere della Sera Tedros torna sull’ipotesi del laboratorio e sulle critiche ricevute in questi anni di pandemia. Una delle accuse è stata quella di avere mandato a indagare a Wuhan un gruppo di scienziati ben accetti alle autorità di Pechino. I quali hanno avuto accesso solo parziale ai dati di laboratorio e hanno poi stabilito che la probabilità maggiore dell’origine sta nel passaggio da animale a uomo, lasciando aperto solo uno spiraglio all’ipotesi laboratorio.
«Abbiamo visto altri fattori, inclusi quelli politici, influenzare gli sforzi e intralciare la nostra capacità di fare progressi e ottenere risposte»
Ora però alcuni scienziati americani hanno sostenuto che, analizzando campioni del Coronavirus dei primi malati, si capisce che le probabilità di gran lunga maggiori portano a ritenere che la pista giusta sia quella della fuga dal laboratorio. Tedros non chiude la porta a questa possibilità. Ma, purtroppo, se Pechino non collaborerà apertamente permettendo un’inchiesta internazionale indipendente che permetta l’accesso a tutti i dati, quasi certamente la verità non si saprà mai. «Ma — aggiunge — abbiamo visto altri fattori, inclusi quelli politici, influenzare gli sforzi e intralciare la nostra capacità di fare progressi e ottenere risposte». Non fa il nome di alcun Paese ma fatto sta che anche sulla nascita del virus il confronto è tra la Cina, che rifiuta sdegnosamente un’inchiesta indipendente, e gli Stati Uniti e altri Paesi che insistono per organizzarla.
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