Green pass, allarme della Polizia: «Possibili scontri tra estremisti col pretesto della protesta: a rischio strade e ferrovie»
L’arrivo del 15 ottobre, con l’entrata in vigore dell’obbligo di Green pass «ha innescato una nuova mobilitazione che potrebbe articolarsi in diverse forme di protesta. Non si può escludere domani sia il pretesto per un ulteriore inasprimento dei toni, con azioni verso obiettivi esposti a rischio e con possibili episodi di contrapposizione tra gruppi aderenti a opposti estremismi». Queste le parole del capo della Polizia Lamberto Giannini contenute nella circolare pubblicata alla vigilia dell’entrata in vigore dell’obbligo di certificato verde su tutti i luoghi di lavoro, pubblici e privati. Giannini chiede a prefetti e questori di «mettere in campo, in un quadro di necessario rigore, dispositivi per garantire tutte le manifestazioni nel rispetto delle norme e delle prescrizioni, così da scongiurare turbative e assicurare il mantenimento dell’ordine pubblico».
Il capo della Polizia ha poi fatto riferimento alla «progressiva escalation» delle proteste contro il Green pass, «con ripetuti inviti alla disobbedienza» circolati su chat e social e poi sfociati nelle manifestazioni di piazza. Manifestazioni a cui ha aderito un «fronte numeroso ed eterogeneo» di persone e alle quali hanno partecipato «frange estremiste che hanno orientato la protesta». Giannini menziona i tentativi di creare disagi e bloccare servizi e attività produttive. Per queste ragioni la richiesta per questori e prefetti è quella di compiere una «attenta disamina della situazione contingente di ciascun territorio e una preventiva e oculata analisi di tutte le richieste di manifestazioni». Tutto questo deve essere finalizzato a «intercettare per tempo i segnali di potenziali criticità e rischio, delineare la migliore strategia operativa o rimodulare le misure prese».
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