Altro sabato caldo, stavolta il Viminale corre ai ripari: piano anti-infiltrati al corteo dei sindacati. Ma a Milano salta la trattativa tra No Green pass e polizia
Altro che “venerdì nero”. Quella di ieri, 15 ottobre, è stata semplicemente una giornata segnata da proteste, per l’avvio del Green pass obbligatorio al lavoro, ma niente di eclatante. Tutto fumo e niente arrosto. Oggi, invece, 16 ottobre, i fari sono puntati sulla manifestazione della Cgil a Roma che porterà in piazza San Giovanni la bellezza di 50 mila persone: l’obiettivo è quello di rispondere, in maniera assolutamente pacifica, all’assalto neofascista alla sede della Cgil nella Capitale. Le forze dell’ordine temono la presenza di infiltrati, di No Green pass, No vax, neofascisti o più in generale estremisti. In realtà l’intelligence non ha particolari timori. Tutto dovrebbe procedere tranquillamente, salvo imprevisti. La ministra dell’Interno Luciana Lamorgese, intanto, per evitare il disastro avvenuto a Roma, ha deciso di giocare d’anticipo coprendo gli obiettivi sensibili, blindando le sedi istituzioni e i seggi elettorali (visto che domattina si andrà a votare per il ballottaggio, tra l’altro proprio a Roma). A questo si aggiunga la necessità di sorvegliare l’arrivo e il deflusso dei tifosi che arriveranno nella Capitale per l’attesissima partita Lazio-Inter.
Roma
La ministra Lamorgese vuole evitare altre polemiche sulla gestione dell’ordine pubblico dopo quelle seguite all’assalto della Cgil dello scorso sabato. Soprattutto ora che si avvicina il vertice del G20, con i leader mondiali attesi a Roma. Per la manifestazione di piazza San Giovanni, quindi, sono stati schierati circa 5 mila agenti. Toccherà a loro presidiare anche gli obiettivi sensibili, come sedi dei partiti e dei sindacati, rimasti sguarniti da un presidio adeguato sette giorni fa. Il timore più grande è concentrato su possibili cani sciolti, soggetti che potrebbero infiltrarsi anche tra i gruppi rimasti nella Capitale dei No Green pass e creare disordini. La manifestazione della Cgil – che inizierà alle 14 a Roma – non avrà simboli di partito e non sarà consentito a nessun politico di parlare dal palco. Il motivo? Il silenzio elettorale, a poche ore dall’apertura delle urne per le elezioni comunali. Insomma, un altro sabato “caldo” di proteste che per la ministra Lamorgese si trasforma, di fatto, in un vero e proprio banco di prova. Ieri, ad esempio, la protesta dei portuali a Trieste non è andata come si pensava: nessuna mobilitazione nazionale, nessuna protesta che ha bloccato l’Italia.
Milano
Anche Milano scenderà in piazza. Per la tredicesima volta i No Green pass torneranno a protestare tra le strade del capoluogo lombardo. Stavolta senza autorizzazione. È saltata, infatti, la trattativa tra Questura e organizzatori della protesta: quest’ultimi avrebbero chiesto, in cambio della variazione del percorso del corteo chiesta dai poliziotti, di annullare i Daspo emessi dalla Questura. Una richiesta che è stata subito rifiutata visto che, senza troppi giri di parole, suona quasi come un ricatto. L’idea dei No Green pass era (o meglio è) quella di passare davanti al comando dei carabinieri, sotto la redazione del Corriere e della Rai. Sembrano chiare le intenzioni: insultare e attaccare i media al grido di «giornalisti terroristi». Avendo ritirato la richiesta di preavviso, a seguito della trattativa saltata, la manifestazione dei No Green pass di Milano risulta non autorizzata.
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Quello che rassicura è che il clima di Milano è certamente meno teso di quello romano: i numeri non sono quelli della Capitale, la piazza è meno politicizzata e soprattutto più frammentata. Nei cortei si alternano No Green pass, No Vax, anarchici ed estrema destra (mentre a Roma sono i neofascisti a guidare le proteste). E nell’assaggio di ieri – con gli studenti in protesta alla Statale, il corteo improvvisato dei No Green pass con 400 persone, i tranvieri che hanno fatto picchetti nei depositi Atm e i No vax all’Arco della Pace – è emersa tutta la frammentarietà del gruppo contrario alla certificazione verde anti-Covid. Ieri nessun problema rilevante, nessun disagio particolare sul fronte trasporti e ordine pubblico.
Foto in copertina: ANSA/ALESSANDRO DI MARCO
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