No Green pass, i portuali di Trieste: «Abbiamo vinto la battaglia, da domani torniamo al lavoro»
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«Questa prima battaglia l’abbiamo vinta». Così il Coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste commenta le agitazioni di questi giorni contro l’obbligo di Green pass, e annuncia che la protesta è sospesa. «Abbiamo dimostrato la forza e la determinazione dei lavoratori portuali e di tutti coloro che li hanno affiancati e sostenuti nella difesa della democrazia e della libertà individuale», ma occorre «fare un passo in avanti assieme alle migliaia di persone e gruppi con cui siamo entrati in contatto in questi giorni, da domani torniamo al lavoro – chi può – (per i portuali dal primo turno di lavoro del 17/10/2021) ma non ci fermiamo». Il comunicato del Clpt definisce «criminale e ricattatorio» il decreto sul Green pass: «Nulla ha a che fare con la sicurezza sanitaria e la lotta contro il Covid-19, ma ha lo scopo di dividere i lavoratori, costringendo una loro parte a pagare per lavorare».
October 16, 2021
Stefano Puzzer, del Clpt, ha spiegato: «Abbiamo parlato con un rappresentante di governo, il 30 ottobre saremo alla Camera e al Senato senza creare confusione, verranno con noi i rappresentanti di vigili del fuoco, giornalisti e sanitari. Se il 30 ottobre non otteniamo il ritiro del Green pass bloccheremo tutta l’Italia». «Delegazioni di lavoratori portuali di Trieste e Monfalcone e degli altri scali italiani, delle forze dell’ordine, di sanitari, di giornalisti e di altre categorie di tutta Italia saranno accolte al Senato a Roma per far valere le ragioni di chi chiede l’abolizione del Green Pass per lavorare», dice la nota del Clpt. Puzzer, da parte sua, spiega: «Non andrò a lavorare fin quando non ritireranno il Green pass. Domani staremo assieme, ma chi deve arrivare da fuori regione stia a casa e combatta lì. Userò il mio tempo per raccogliere tutte le denunce quando i lavoratori verranno chiamati a lavorare senza Green pass come oggi».
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