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No Green pass, i portuali di Trieste: «Abbiamo vinto la battaglia, da domani torniamo al lavoro»

16 Ottobre 2021 - 21:18 Redazione
lavoratori no vax dove sono
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Stefano Puzzer (Clpt): «Se però il 30 ottobre non otteniamo il ritiro del Green pass blocchiamo tutta l'Italia»

«Questa prima battaglia l’abbiamo vinta». Così il Coordinamento dei lavoratori portuali di Trieste commenta le agitazioni di questi giorni contro l’obbligo di Green pass, e annuncia che la protesta è sospesa. «Abbiamo dimostrato la forza e la determinazione dei lavoratori portuali e di tutti coloro che li hanno affiancati e sostenuti nella difesa della democrazia e della libertà individuale», ma occorre «fare un passo in avanti assieme alle migliaia di persone e gruppi con cui siamo entrati in contatto in questi giorni, da domani torniamo al lavoro – chi può – (per i portuali dal primo turno di lavoro del 17/10/2021) ma non ci fermiamo». Il comunicato del Clpt definisce «criminale e ricattatorio» il decreto sul Green pass: «Nulla ha a che fare con la sicurezza sanitaria e la lotta contro il Covid-19, ma ha lo scopo di dividere i lavoratori, costringendo una loro parte a pagare per lavorare».

Stefano Puzzer, del Clpt, ha spiegato: «Abbiamo parlato con un rappresentante di governo, il 30 ottobre saremo alla Camera e al Senato senza creare confusione, verranno con noi i rappresentanti di vigili del fuoco, giornalisti e sanitari. Se il 30 ottobre non otteniamo il ritiro del Green pass bloccheremo tutta l’Italia». «Delegazioni di lavoratori portuali di Trieste e Monfalcone e degli altri scali italiani, delle forze dell’ordine, di sanitari, di giornalisti e di altre categorie di tutta Italia saranno accolte al Senato a Roma per far valere le ragioni di chi chiede l’abolizione del Green Pass per lavorare», dice la nota del Clpt. Puzzer, da parte sua, spiega: «Non andrò a lavorare fin quando non ritireranno il Green pass. Domani staremo assieme, ma chi deve arrivare da fuori regione stia a casa e combatta lì. Userò il mio tempo per raccogliere tutte le denunce quando i lavoratori verranno chiamati a lavorare senza Green pass come oggi».

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