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Reddito di cittadinanza più complicato, l’idea anti-furbastri che tenta Draghi: assegno calante con il tempo

16 Ottobre 2021 - 08:04 Giovanni Ruggiero
Dopo l'ultimo scontro nel governo, il premier valuta una serie di regole per rendere più difficile l'accesso al sussidio e per scoraggiare chi oggi lo usa come alternativa stabile a un lavoro

Le regole per ottenere il Reddito di cittadinanza sono destinate a diventare più complicate. Un passo inevitabile soprattutto dopo l’ultimo scontro in Consiglio dei ministri, dove lo scontro si è riacceso sul rifinanziamento da 200 milioni ottenuti da fondi non sfruttati per i prepensionamenti dei lavoratori precoci, cioè quelli che hanno iniziato a lavorare a 15 anni, tra la Lega, con Italia dei valori e Forza Italia contrarie al potenziamento finanziario e il Pd ed M5s. Come riporta la Repubblica, già la prossima settimana il premier Mario Draghi ha in programma una serie di riunioni tecniche con le varie forze politiche di maggioranza per rimettere mano al percorso con cui si accede al Reddito, che finora si è dimostrato più che permeabile a truffe e palesi irregolarità. Tra le diverse proposte già sul tavolo del governo, la linea in comune è quella di rendere più stringenti le clausole ostative che finora già impedirebbero l’accesso al Reddito di cittadinanza. Per esempio le condanne e l’assenza della residenza in Italia, che deve essere continuativa da almeno due anni.

La stretta

A fronte dei continui casi emersi fino a pochi giorni fa, con percettori del sussidio che risultavano proprietari di auto di grossa cilindrata o proprietari di conti correnti milionari, il nodo dei controlli ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza. Oggi le verifiche toccano all’Inps, che non può far altro che controllare a campione, dopo che viene presentata l’autocertificazione. L’idea è di scoraggiare innanzitutto chi cerca di accedere al sussidio come alternativa stabile a un posto di lavoro. Idea che difficilmente potrà passare nell’immediato dai centri per l’impiego, che fino a oggi hanno funzionato a fatica. Emerge invece l’ipotesi che l’assegno possa calare man mano che passi il tempo, durante il quale dovrebbero però arrivare al percettore del sussidio una serie di offerte di lavoro.

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