Berlusconi: «Un eroe è chi blocca un treno per Auschwitz, non un porto per il Green pass»
Altro che regime sanitario, come urlano le piazze No Green pass. Altro che governo illiberale, quello di Mario Draghi. «Il Covid ha distrutto non solo tante vite umane, ma anche tante aziende, tanti posti di lavoro. Il Green pass e l’obbligo vaccinale per alcune categorie, sono strumenti di tutela della vita e della libertà. Grazie ai vaccini stiamo tornando verso una vita normale, nella quale si può lavorare nelle fabbriche e negli uffici, si può andare a scuola in presenza, si possono frequentare cinema e teatri, ristoranti e centri sportivi. Hanno una strana idea di libertà coloro che pensano di avere il diritto di contagiare gli altri. Per fortuna sono molto pochi, anche se rumorosi». Intervistato da Alessandro Sallusti, direttore di Libero, Silvio Berlusconi ha rilasciato una lunga serie di dichiarazioni contro le proteste che, queste settimane, hanno riguardato l’obbligatorietà della certificazione verde contro il Coronavirus. Attribuendo le responsabilità degli scontri anche a quei politici, giornalisti e intellettuali che hanno sparso dubbi, nell’opinione pubblica, sui vaccini e sulle misure sanitarie adottate dal governo.
I paragoni «blasfemi» con la Shoah
«Purtroppo la storia del nostro Paese ha conosciuto tanti “cattivi maestri” che facendosi scudo del loro prestigio intellettuale e invocando la libertà di pensiero, di ricerca, di stampa hanno diffuso idee che altri hanno tradotto in pratica con conseguenze criminali – ha detto -. Fomentare la divisione del Paese su un tema che dovrebbe vedere gli italiani uniti è davvero irresponsabile». Il riferimento è a quei «gruppuscoli di scalmanati che hanno scatenato incidenti, chi ha parlato di “dittatura” o ha azzardato blasfemi paragoni con la Shoah. Chi ha vissuto il ’68 e gli anni ’70 non ha dimenticato la violenza nella piazze, le aggressioni, i pestaggi ad opera di ragazzi che, ingenuamente, prendevano alla lettera i vaneggiamenti “rivoluzionari” di altri cattivi maestri, prevalentemente marxisti».
Le proteste
Netta la condanna poi dell’ex premier contro la protesta dei portuali di Trieste e chi nelle scorse settimane ha minacciato il blocco di strade e ferrovie: «Il diritto alla ribellione esiste di fronte alle dittature, di fronte a crimini efferati, non certo nel nostro sistema che ha tanti difetti ma è certamente una libera democrazia. Un ferroviere che avesse bloccato un treno piombato per Auschwitz sarebbe stato un eroe, un portuale che bloccasse l’attività di uno scalo per non esibire il Green pass è solo un irresponsabile da sanzionare». Il leader di Forza Italia ha ribadito che immaginare tamponi gratuiti per i non vaccinati – eccetto per chi non può ricevere il farmaco biologico a causa di problemi di salute – è fuori discussione: «Non vedo perché la scelta di chi non si vuole vaccinare, pur potendolo fare, debba essere pagata dalla collettività, dai tanti che invece si sono vaccinati, superando le comprensibili paure e qualche disagio fisico nell’interesse di tutti».
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