L’infermiera di terapia intensiva si dichiara No vax alla protesta del porto di Trieste. La vedono dall’ospedale: sospesa – Il video
Un’infermiera che, nel pieno della pandemia del Coronavirus, ha lavorato in un reparto di terapia intensiva, ha deciso di scendere in piazza, venerdì mattina al porto di Trieste, varco quattro, per dire no al Green pass anche sul lavoro. In quell’occasione ha confessato di essere una convinta No vax, non badando al fatto che ad ascoltarla c’erano migliaia di persone e decine di giornalisti e telecamere. Una dichiarazione che le è costata una sospensione dal lavoro. Lei si chiama Nadia Norbedo e lavora nel reparto di terapia intensiva dell’ospedale Maggiore di Trieste. Da operatrice sanitaria, ha l’obbligo di immunizzarsi dal virus. Senza se e ma, per la salute dei pazienti.
I fatti
L’infermiera, infatti, davanti alle telecamere di Agorà (Rai 3), in diretta televisiva, ha detto: «Io sono contro il Green pass, misura restrittiva e obbligatoria che ci controlla tutti». Poi si è spinta oltre: «Non sono vaccinata e il vaccino non lo farò. Mi è arrivato l’appuntamento per l’iniezione, era fissato oggi (venerdì, ndr)». Aveva appena finito il turno di lavoro in ospedale. Ma lei, che è un’infermiera, aveva l’obbligo di sottoporsi al vaccino. Non aveva scelta, se non quella di non presentarsi più al lavoro. «Quindi si va a immunizzare?», le ha chiesto subito dopo la giornalista. «No, non sto bene, ho l’herpes, ho il certificato medico, quindi non mi vaccino», ha replicato lei. Con Nadia Norbedo anche altri sanitari non vaccinati: «Alcuni di noi sono stati sospesi, in realtà pochissimi. Molti altri dal primo aprile sono in attesa della sospensione. Intanto, però, stiamo lavorando come abbiamo sempre fatto». Alla faccia dell’obbligo vaccinale.
Cosa succederà adesso
Su tutte le furie – una volta appresa la notizia e ascoltate quelle parole in diretta tv – il vicepresidente e assessore alla Salute, Riccardo Riccardi, che ha annunciato: «Interveniamo immediatamente per procedere alla sospensione. Purtroppo spesso il problema è rappresentato da carte e dichiarazioni presentate dal personale sanitario». A rincarare la dose Luciano Clarizia, presidente regionale dell’Ordine delle professioni infermieristiche: «Abbiamo avviato immediatamente la procedura per la sospensione rapida dell’infermiera in questione. Inoltre è partita una segnalazione che può portare a una sanzione disciplinare». E infine: «Chiederò di perseguire l’infermiera professionalmente per le dichiarazioni assolutamente vergognose che ha rilasciato in diretta televisiva».
Foto in copertina e video: RAI/AGORA’/TWITTER
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