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Trieste, al presidio contro il Green pass anche Enrico Montesano, già noto per le battaglie contro il 5G – Il video

17 Ottobre 2021 - 18:37 Valerio Berra
«Niente destra o sinistra. Ormai c’è solo sopra e sotto. Le élite stanno sopra, noi sotto», ha detto l'attore accanto ai portuali. Il primo giorno di blocco, anche Gianluigi Paragone

Attore e regista, Enrico Montesano ormai da tempo è diventato uno dei volti di quell’universo multimorfe che negli ultimi giorni ha trovato nel porto di Trieste un punto di incontro. Durante la giornata di ieri si è presentato davanti al presidio dei portuali che protestavano contro l’introduzione del Green pass per accedere al luogo del lavoro. Dopo quasi 40 anni di cinema italiano, Montesano dal 2020 si è dedicato a diverse battaglie che abbiamo imparato a conoscere dall’inizio della pandemia: dall’abolizione del 5G alle teorie complottiste sui vaccini. Lo scorso giugno aveva pubblicato un video in cui affermava che il sangue donato dai vaccinati veniva buttato. La sua presenza al presidio di Trieste è testimoniata da un video di circa quattro minuti pubblicato sulla sua pagina Facebook. Qui ha mostrato le famiglie che stavano manifestando con i portuali e lanciato messaggi come: «Niente destra o sinistra. Ormai c’è solo sopra e sotto. Le élite stanno sopra, noi sotto». Alla fine del video lascia la parola anche a Fabio Tuiach, un portuale già parecchio conosciuto dalle cronache locali. Ex pugile dei pesi mediomassimi e massimi, Tuiach è stato eletto nel 2016 come consigliere comunale tra le liste della Lega. Dopo aver affermato che il femminicidio non esiste ha dato le dimissioni dal partito e quindi è passato a Forza Nuova per poi concludere il suo mandato come indipendente.

Il coordinamento No Green pass: «Il presidio non si ferma»

Doveva essere un blocco, uno sciopero a oltranza, doveva essere il punto di arrivo di tutte le proteste No Green pass. Dopo due giorni lo sciopero dei portuali del Clpt si è fermato. Puzzer si è dimesso dal ruolo e la partecipazione si è sentita solo sui social. Di messaggi e like ne sono arrivati tanti ma di fatto al presidio sono arrivate giusto qualche migliaia di manifestanti. Chi però non si ferma è il coordinamento No Green pass Trieste, una realtà che nei giorni scorsi ha lavorato per portare più persone possibili al Molo 7: «Proseguiremo ad oltranza. Le mobilitazioni e presidi al varco 4 nascono da varie categorie lavorative e genitori. Tutti questi, con il Coordinamento del No Green pass si assumono responsabilità di questa battaglia per la libertà di tutti contro questo ulteriore ricatto».

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