Castelfranco, svastiche e volantini anti “nazi Green pass”. Il sindaco minacciato: «Il vostro messaggio non passerà»
Si fanno chiamare “Vivi perché liberi” e imbrattano la città di svastiche, messaggi anti vaccino e anti «sistema nazi-sanitario». A Castelfranco Emilia in provincia di Modena l’aggressiva campagna No vax e No Green pass è fatta di volantini di protesta, muri imbrattati e hub vaccinali danneggiati. A denunciare è il sindaco della cittadina Giovanni Gargano, preso anche lui di mira per le sue idee pro vaccino e bombardato sui social da messaggi che lo accusano di alimentare la campagna del «nazi-Green pass». In un lungo post pubblicato su Facebook Gargano ha mostrato l’immagine di uno dei tanti volantini propagandistici disseminati nella sua città dal gruppo di convinti No vax, sfoggiando un’ironia che ormai gli sembra essere l’unica reazione possibile. «Inserirò questa “meraviglia” di diritto nello stupidario che sto tenendo in questa esperienza come Sindaco! Grazie per il contributo!» ha scherzato. Poi facendosi più serio: «Sappiate che il vostro messaggio qui a Castelfranco non passerà, ve lo garantisco».
Già nei giorni scorsi Gargano si era schierato contro i vandalismi di numerosi post sui social scritti da una rete di profili che si firma con una “W” rossa. Commenti per lo più tutti dello stesso stampo ma provenienti da account differenti e ripetuti migliaia di volte. «Mi sembra di sognare, magari vi consiglio un passaggio all’Anpi per capire meglio cosa vuol dire la parola ‘partigiano’ da queste parti», aveva scritto anche il sindaco rispondendo a quelli che si erano paragonati a dei partigiani in lotta contro la dittatura. Il primo cittadino si è poi schierato in difesa della senatrice Liliana Segre, insultata dal palco della manifestazione No Green pass di Bologna. «Consiglio: chiedere una white card per studiare la storia, no? Vi servirebbe piuttosto di riempire di idiozie le vostre bocche! Legittimo manifestare ed essere dall’altra parte ma minacciare ed offendere vanno ben oltre al tema del Green Pass».
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