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Salvini, dopo il flop ai ballottaggi nessun mea culpa: «Sindaci votati da minoranze. L’affluenza? Inseguono i fascisti, la gente fa altro» – Il video

18 Ottobre 2021 - 17:37 Redazione
Il segretario della Lega ha commentato i dati elettorali alla chiusura dei seggi e ha criticato Lamorgese per come ha gestito le proteste di Roma e Trieste

«Nell’anno del Covid fare di più era difficile». Il segretario della Lega Matteo Salvini ha parlato nel pomeriggio del 18 ottobre, giorno conclusivo dei ballottaggi per le comunali in diverse città d’Italia. Il centrodestra ha perso in 5 capoluoghi su 6, su un totale di 65 comuni in cui la coalizione era arrivata al secondo turno. «Avremmo preferito vincere a Roma, ma bisogna ragionare anche sull’astensionismo, che in alcuni quartieri ha superato il 70%», ha detto da Catanzaro, nella Regione (la Calabria) vinta da Roberto Occhiuto del centrodestra. «Passare la campagna a inseguire i fascisti, che sono solo nei libri di storia, evidentemente lascia la gente a fare altro. Se uno viene eletto da una minoranza della minoranza – ha aggiunto – è un problema non per un partito, ma per la democrazia». Salvini non ha poi perso occasione per criticare ancora il Viminale per quanto successo a Roma il 9 ottobre – quando un gruppo di manifestanti No pass e affiliati a Forza Nuova hanno assediato la Cgil – e l’ha paragonato agli sgomberi avvenuti durante le proteste di portuali e no vax a Trieste: «Prima il ministero dell’Interno ha permesso sabato scorso a Roma cose indegne a delinquente che non potevano essere in piazza, e poi ci si siamo svegliati con gli idranti e i lacrimogeni usati contro le persone pacifiche a Trieste.. significa che al ministero c’è qualcuno (Luciana Lamorgese, ndr) che sta sbagliando qualcosa».

Immagine di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI

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