Comunali, Durigon sulla sconfitta del centrodestra a Latina: «I fascisti non esistono, non hanno votato»
L’ex sottosegretario leghista Claudio Durigon – noto alle cronache anche per avere proposto di cambiare il nome di una piazza di Latina da “Falcone e Borsellino” a “Arnaldo Mussolini” – ha commentato a Repubblica i risultati del centrodestra alle elezioni comunali. La coalizione non è riuscita a prendersi nemmeno Latina, sua città natale: Vincenzo Zaccheo, candidato sostenuto dalla Lega, ha perso al ballottaggio di quasi dieci punti, con il centrosinistra che ha ribaltato il risultato del primo turno. «Queste elezioni erano poco sentite», ha detto citando, come tutto il centrodestra, l’elevato astensionismo. «Che i fascisti non esistono lo abbiamo visto. Non hanno votato!», ha detto Durigon. Avrà forse inciso la vicenda della piazza? «Ma no», dice l’ex sottosegretario ad Annalisa Cuzzocrea. «Se quella polemica avesse avuto un ruolo in questa sconfitta, il centrodestra avrebbe già perso al primo turno. E invece le sue liste avevano il 53%». Nessuno spostamento dell’elettorato di destra deluso verso sinistra, dunque, secondo Durigon: «La maggior parte della gente di Latina non è andata a votare». E non c’entrerebbe nemmeno il cortocircuito leghista sul Green pass (il Carroccio non lo vuole, ma resta nell’esecutivo che l’ha approvato): «Non credo che chi è contro la Certificazione abbia la forza di determinare questo risultato. Sono davvero pochi quelli che non hanno il vaccino nel Lazio».
Immagine di copertina: ANSA/RICCARDO ANTIMIANI
Leggi anche:
- Ballottaggi, il centrodestra resiste a Trieste: Dipiazza è sindaco per la quarta volta
- Meloni: «Per il centrodestra è una sconfitta, per il M5s una débâcle. Il Pd non ha niente da festeggiare» – Il video
- Comunali, Letta si intesta la vittoria: «Risultato trionfale. Sono tornato per fermare Meloni e Salvini»
- Salvini, dopo il flop ai ballottaggi nessun mea culpa: «Sindaci votati da minoranze. L’affluenza? Inseguono i fascisti, la gente fa altro» – Il video
- Conte tira una riga dopo i ballottaggi: «Ha vinto l’astensione. Per il M5s ora c’è poco da parlare e molto da fare»