Il Cdm approva il documento di bilancio: 800 milioni in più per il reddito di cittadinanza e proroga del superbonus (ma solo per i condomini)
È pronto il testo che il governo Draghi spedirà a Bruxelles per la valutazione da parte delle istituzioni europee: il Consiglio dei ministri ha approvato all’unanimità il Documento programmatico di bilancio, l’architrave della legge di Bilancio 2022. Come annunciato nelle dichiarazioni post cabina di regia, tuttavia, il clima della riunione tra i membri dell’esecutivo non può definirsi tranquillo. La Lega, ad esempio, ha espresso una «riserva politica» sulle proposte fatte per andare oltre Quota 100. Il trattamento pensionistico anticipato, per i prossimi anni transitori, nelle intenzioni del ministro dell’Economia Daniele Franco sarebbe dovuto diventare Quota 102 nel 2022 e poi Quota 104, con accompagnamento (tipo Ape) per chi è vicino all’uscita dall’età lavorativa. Ma al termine della riunione, il ministro leghista Giancarlo Giorgetti ha fatto chiarezza sul tema: «Sulle pensioni ci sono diverse ipotesi in ballo, ma questa sera nessuna decisione su Quota 100 è stata presa, così come chiesto dai ministri della Lega. Nei prossimi giorni si decideranno modalità e tempi delle modifiche del sistema pensionistico. Escludo qualsiasi ritorno alla legge Fornero».
Nelle quasi tre ore di Consiglio dei ministri, inoltre, è stata rivelata la quota del rifinanziamento da destinare al reddito di cittadinanza: se il tendenziale prevedeva 7,6 miliardi di spesa pubblica per il 2022, l’esecutivo ha previsto invece un esborso dalle casse pubbliche di 8,8 miliardi. Ottocento milioni di euro in più, dunque, che il Movimento 5 stelle potrà vendersi come proprio successo nelle trattative interne alla maggioranza. Si apprende anche che il Superbonus sarà prorogato al 2023 nella prossima manovra di bilancio. Ma riguarderà solo i lavori che interesseranno i condomini. Resterebbero quindi esclusi gli immobili unifamiliari e le villette in genere. Tornando al capitolo previdenza, benché diversi ministri abbiano chiesto di rinnovare «opzione donna», strumento pensionistico dedicato alle lavoratrici, il Documento di oggi non prevede la conferma della misura.
I sette punti del Documento
Nella nota dello staff di Mario Draghi, arrivata poco dopo la conclusione dell’incontro a Palazzo Chigi, si legge: «Il Consiglio dei ministri ha approvato il Documento programmatico di bilancio per il 2022, che illustra le principali linee di intervento che verranno declinate nel disegno di legge di bilancio e gli effetti sui principali indicatori macroeconomici e di finanza pubblica. Il documento, in via di trasmissione alle autorità europee a al parlamento italiano, prende come riferimento il quadro programmatico definito nella Nota di aggiornamento al documento di economia finanza 2021 e quantifica le misure inserite nella manovra di bilancio. La manovra di bilancio ha l’obiettivo di sostenere l’economia nella fase di uscita dalla pandemia e rafforzare il tasso di crescita nel medio termine. Si mira inoltre a ridurre il carico fiscale per famiglie e imprese».
I sette punti principali del Documento programmatico di bilancio – riporta il comunicato di Palazzo Chigi – riguardano i seguenti ambiti:
- FISCO: si prevede un primo intervento di riduzione degli oneri fiscali; il rinvio al 2023 della plastic tax e della sugar tax; il taglio dal 22% al 10% dell’Iva su prodotti assorbenti per l’igiene femminile. Si stanziano risorse per contenere gli oneri energetici nel 2022.
- INVESTIMENTI PUBBLICI: vengono previsti stanziamenti aggiuntivi per le amministrazioni centrali e locali dal 2022 al 2036; viene aumentata la dotazione del Fondo di Sviluppo e Coesione per il periodo 2022-2030; vengono stanziate risorse per il Giubileo di Roma e per le Olimpiadi di Milano-Cortina.
- INVESTIMENTI PRIVATI E IMPRESE: sono prorogate e rimodulate le misure di transizione 4.0 e quelle relative agli incentivi per gli investimenti immobiliari privati. Vengono rifinanziati il Fondo di Garanzia Pmi, la cosiddetta ‘Nuova Sabatini’ e le misure per l’internazionalizzazione delle imprese.
- SANITÀ: il Fondo Sanitario Nazionale viene incrementato, rispetto al 2021, di 2 miliardi in ciascun anno fino al 2024. Nuove risorse sono destinate al fondo per i farmaci innovativi e alla spesa per i vaccini e farmaci per arginare la pandemia Covid-19.
- SCUOLA, RICERCA E UNIVERSITÀ: viene aumentata la dotazione del Fondo di Finanziamento ordinario per l’Università e del Fondo Italiano per la Scienza e viene creato un nuovo fondo per la ricerca applicata. Le borse di studio per gli specializzandi in medicina vengono portate in via permanente a 12.000 l’anno. Viene disposta la proroga fino a giugno dei contratti a tempo determinato stipulati dagli insegnanti durante l’emergenza Covid-19.
- REGIONI ED ENTI LOCALI: viene incrementato il Fondo per il Trasporto Pubblico Locale e vengono stanziate risorse aggiuntive per gli enti locali per garantire i livelli essenziali a regime per asili nido e per la manutenzione della viabilità provinciale.
- POLITICHE SOCIALI: il livello di spesa del reddito di cittadinanza viene allineato a quello dell’anno 2021, introducendo correttivi alle modalità di corresponsione e rafforzando i controlli. Vengono previsti interventi in materia pensionistica, per assicurare un graduale ed equilibrato passaggio verso il regime ordinario, e si dà attuazione alla riforma degli ammortizzatori sociali. Il congedo di paternità di 10 giorni viene reso strutturale.
Otto miliardi per abbassare il cuneo fiscale e più fondi al reddito di cittadinanza: l’esultanza dei 5 stelle
Federico D’Incà, ministro per i rapporti con il Parlamento, ha scritto su Facebook, subito dopo la conclusione del Cdm: «Oggi – 19 ottobre – abbiamo approvato il Documento programmatico di bilancio che conterrà una serie di misure importanti per il Paese. Interventi per migliorare le strutture e i servizi scolastici, per l’università e per le attività di ricerca. Abbiamo deciso di rifinanziare ulteriormente il reddito di cittadinanza, che è stato e continua ad essere una misura importantissima per molte famiglie, e abbiamo anche previsto dei correttivi per punire quei cittadini disonesti che pensano di poter fare i “furbetti”. Abbiamo previsto – ha aggiunto -un investimento da 8 miliardi di euro per abbassare le tasse alle imprese e far avere così delle buste paga più “pesanti” ai lavoratori». Non c’è stato, dunque, l’innalzamento a 10 miliardi – come chiesto da Italia Viva e Forza Italia in cabina di regia – per l’abbassamento del cuneo fiscale.
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