Afghanistan, violenze dei talebani sui giornalisti a Kabul: stavano riprendendo una manifestazione delle donne
Atti intimidatori, sfociati in vere e proprie aggressioni, nei confronti dei giornalisti che operano a Kabul e in particolare contro i reporter che stavano cercando di raccontare una manifestazione per la rivendicazione dei diritti delle donne. Come documenta l’agenzia Afp, nella capitale circa venti cittadine afghane stavano sfilando in corteo davanti alle sedi dei ministeri dell’Istruzione e delle Finanze. «Non si politicizzi l’istruzione», «non abbiamo il diritto di studiare e lavorare» si leggeva su alcuni cartelloni portati in marcia. I talebani hanno permesso alle dimostranti di protestare per circa un’ora e mezza, ma hanno preso di mira i giornalisti presenti. Un corrispondente straniero è stato colpito con il calcio di un fucile da uno studente coranico che, imprecando, si è poi avventato sul fotografo del reporter. Aiutato da un altro talebano, ha preso a calci e pugni l’uomo, danneggiandogli la macchina fotografica. Le agenzia di stampa internazionali parlano di almeno altre due aggressioni subite dai giornalisti presenti alla manifestazione. L’episodio si inserisce nel clima di crescente tensione che si respira in questi giorni in Afghanistan. Sempre di oggi è la notizia che la pallavolista della nazionale Hakimi è stata decapitata perché faceva sport senza indossare il velo.
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