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La gaffe di Palazzo Chigi sul Milite ignoto: nel tweet spuntano i soldati portoricani della guerra in Corea

22 Ottobre 2021 - 20:39 Maria Pia Mazza
«FdI presenterà un'interrogazione al Governo per conoscere i responsabili di questa indecenza», annuncia Giorgia Meloni. In serata sono arrivate le scuse dalla Struttura di missione del governo

Sono passati quasi cent’anni da quel 29 ottobre 1921, quando dalla stazione di Aquileia, in Friuli-Venezia Giulia, partiva diretto verso Roma il treno con a bordo la salma di un soldato italiano morto sul fronte, e mai identificato. Il viaggio si concluse il 4 novembre all’Altare della Patria a Roma, con l’inumazione del feretro del Milite ignoto, divenuto il simbolo dei 650.000 soldati italiani caduti durante la Prima Guerra Mondiale. A non passare inosservata è stata invece la locandina pubblicata della Presidenza del Consiglio dei Ministri per la commemorazione del Milite Ignoto – ora rimossa da tutti gli account dell’esecutivo – che non ha nulla a che vedere con la storia del soldato italiano caduto sul fronte.

Nella grafica originaria, in primo piano è stata utilizzata una cartolina del 1950 raffigurante i soldati di Porto Rico durante il conflitto in Corea. Ma non solo. Anche nella mappa che fa da sfondo alla locandina non vi è traccia di riferimenti geografici che hanno a che vedere con la storia del Milite ignoto. Osservando i dettagli della mappa si scorgono i nomi della città di Cartagena, così come la dicitura “Regio del Peru”. In qualsiasi caso, non vi sono riferimenti italiani.

L’errore è stato notato da più utenti, così come dalla leader di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni, che annunciando un’interrogazione al governo sull’accaduto, tuona: «Ma come è possibile tale sciatteria? Chi ha autorizzato questo scempio? Fratelli d’Italia presenterà un’interrogazione al Governo, al premier Draghi e al ministro delegato Dadone, per conoscere i responsabili di questa indecenza». Nel frattempo, il governo aveva già provveduto a rimuovere la locandina sbagliata e a crearne una nuova. Le scuse della Struttura di missione del governo sono poi arrivate in serata. «Per un refuso – si legge in una nota – durante le attività di selezione è stata diffusa una immagine inesatta. Abbiamo provveduto a rimuoverla e sostituirla. Pur trattandosi di episodio verificatosi nel contesto di carichi di lavoro particolarmente intensi, saranno adottati provvedimenti. La Struttura di missione esprime sentito rincrescimento, scusandosi per l’errore compiuto».

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