Gli affitti a 13 euro in centro a Roma: quelli che abitano negli alloggi del Comune (e a volte non pagano)
A Roma c’è chi vive in affitto a 13 euro al mese. E non occupa un bilocale in periferia, ma una casa in centro. E tra i nomi degli inquilini si trovano, per esempio, il signor M.D.L., titolare di alberghi a Capri e in Valle d’Aosta ma assegnatario di un alloggio popolare. Oppure G.A., noto proprietario di una catena di supermercati che nonostante le sue ville sparse tra Palermo e Trapani ha avuto bisogno di una casa popolare nella Capitale. E ovviamente gliel’hanno assegnata. Storie comuni a molti, tutte uguali, oggi riportate in prima pagina da un’inchiesta del Corriere della Sera. Ma c’è chi ha fatto da sé. Il 13% degli alloggi pubblici a Roma sono occupati abusivamente (percentuale che sale al 22% nel centro storico). E dagli elenchi risulta che al secondo piano di piazza Navona 69 ci sia un bilocale, invece si trova al 68 ed è al quinto piano. L’aspetto interessante è che chiunque lo abiti paga al Comune 13,73 euro al mese di affitto.
I canoni stracciati del Campidoglio
Il corollario di una situazione surreale è che molti sono morosi. «Perché non pago? Qui tutti i lavori di ristrutturazione li ho dovuti fare di tasca mia. Vede? Ho cambiato i pavimenti, gli infissi, le porte, tutto di tasca mia. L’Ater non è mai venuta nemmeno quando è crollato il soffitto sulla testa di mia figlia piccola», spiega Rosa al quotidiano. Il motivo è sempre il solito: «Poiché il Comune non fa manutenzione ci arroghiamo il diritto di non versargli un euro». Non si tratta di casi isolati. In via del Gonfalone, vicino a Castel Sant’Angelo, il signor Agostino paga 42 euro al mese per un bilocale. Che gli è stato assegnato perché era il badante dell’anziana assegnataria nel frattempo morta. La zona è di grande valore. Ma secondo lui no: «Questa è una brutta zona, ormai interdetta ai più. Lo stesso appartamento era un fienile, se lo vede carino è perché l’ho sistemato io nel tempo». I prezzi per i comuni mortali sono altri: un monolocale in quella zona si paga almeno 900 euro al mese.
Senza contare quelli che mettono in affitto l’appartamento su Airbnb. Così ci guadagnano ancora di più. Promettendo ai turisti un’esperienza fantastica. A carico dei cittadini, ma questo è soltanto un dettaglio. E non ci sono solo case sotto la lente: alcuni magazzini in via Carlo Cattaneo, vicino alla stazione Termini, sono rimasti in affitto per anni a 1,31 euro al mese. Poi li hanno venduti. Francesco De Micheli, ex consigliere con Gianni Alemanno, ha un appartamento assegnato dal 2013. Lo ha lasciato da anni ma il nome sul citofono è ancora il suo: «Ricordo che l’amministrazione ne possedeva anche altri e già all’epoca si mormorava per i canoni molto bassi che erano stati concessi agli inquilini». «Se è corretto l’importo indicato sulle tabelle comunali 13 euro al mese per un bilocale a piazza Navona sono ridicoli. Ristrutturato quell’immobile frutterebbe almeno 1.300 euro al mese».
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