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Emergenza negli ospedali del Regno Unito, crolla un pilastro del piano Johnson: «Verso l’obbligo del vaccino per i sanitari»

25 Ottobre 2021 - 11:32 Giada Giorgi
Ad anticipare l'intenzione alla Bbc è il ministro della Salute britannico Sajid Javid. Alla luce di una curva di contagi in forte crescita e di reparti ospedalieri di nuovo sotto pressione, la protezione obbligatoria per i sanitari è una delle strade a cui il governo sta pensando

Il Regno Unito finora aveva sempre escluso il ricorso all’obbligo vaccinale, che fosse almeno solo per gli operatori sanitari. Tra i primi Paesi del mondo insieme agli Stati Uniti a intraprendere una campagna dai ritmi sostenuti e a raggiungere una percentuale di copertura della popolazione molto alta, ora sembra dover cambiare di passo. «Il governo britannico di Boris Johnson sta valutando l’introduzione del vaccino obbligatorio anti Covid per tutto il personale del servizio sanitario nazionale»: a dirlo alla Bbc poche è stato il ministro della Salute, Sajid Javid. Con quasi 50 mila casi di nuovi positivi al giorno e gli ospedali di nuovo sotto pressione, assicurarsi che tutti i sanitari fortifichino la loro immunizzazione contro il virus potrebbe essere dunque una nuova priorità. «La decisione finale non è stata ancora presa», ha continuato il ministro, «ma è qualcosa che ho in mente».

La nuova direttiva potrebbe arrivare in un momento di forte preoccupazione per il governo di Boris Johnson: la variante Delta continua a esercitare il suo effetto sui contagi e l’assenza di misure anti Covid che vige dallo scorso 19 luglio in tutto il Paese di certo non ha aiutato a mettere in protezione la popolazione dai possibili pericoli della stagione invernale alle porte. Attualmente i numeri non rispecchiano quello dei picchi di gennaio scorso ma la pandemia ha ormai insegnato l’importanza di battere sul tempo una diffusione che comincia a dare i primi forti segnali di ripresa. «La misura dell’obbligo vaccinale per i sanitari esiste già in molti altri Paesi d’Europa» ha aggiunto il ministro della Salute inglese, «e come medici e infermieri non solo abbiano un maggiore rischio di infezione, ma siano anche a contatto con persone particolarmente vulnerabili».

«Piano B? Per ora aspettiamo»

A dare conferma delle attuali intenzioni sul cosiddetto “piano B” anti Covid del governo inglese è proprio il ministro Javid. Nonostante l’impennata dei contagi, l’opzione paventata nelle ultime ore di mettere da parte la strategia fatta di vaccinazioni a tappetto e tamponi per tornare alle vecchie restrizioni anti virus, sembrerebbe non essere la scelta più immediata del governo Johnson. Il ritorno dell’obbligo di mascherina, distanziamento, smart working e capienze limitate sono i pilastri di un piano anti Covid che il governo sarebbe pronto a mettere in atto nuovamente laddove la pressione sugli ospedali, già in aumento, arrivasse a preoccupare ancora di più. «Malgrado i numeri, credo che i britannici possano ancora avere un Natale normale» ha rassicurato il ministro della Salute.

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