In Evidenza Legge di bilancioOpen ArmsTony Effe
ATTUALITÀCoronavirusFabio TuiachFriuli-Venezia GiuliaNo Green passSanitàScioperiTrieste

Lo strano caso di Fabio Tuiach: positivo al Coronavirus ma in piazza a Trieste mentre era già in malattia

26 Ottobre 2021 - 06:28 Redazione
Risultava assente dal lavoro per malattia da martedì 19 ottobre. Ma il giorno successivo era in piazza con i portuali

Fabio Tuiach, l’ex consigliere comunale di Trieste e attivista delle manifestazioni No Green pass positivo al Coronavirus, era già in malattia quando ha fatto il test. Lo scrive oggi il Corriere della Sera, aggiungendo che l’Agenzia del lavoro portuale di cui è dipendente ha presentato un esposto in procura per le assenze dei suoi addetti. L’agenzia non ha ancora ricevuto una comunicazione ufficiale da lui per malattia da Covid-19. Ogni lavoratore è tenuto a trasmetterla. A Trieste, spiega il quotidiano, 47 portuali su 218 sono risultati assenti da quando il Green pass è obbligatorio sul posto di lavoro. Tuiach è in malattia da martedì 19 ottobre.

E da quel giorno, come attestano i video, il portuale è sceso in piazza a protestare. Come è successo mercoledì 20 ottobre: «Ufficialmente ero in malattia. Se sono stato in piazza, non l’ho fatto negli orari in cui avevo l’obbligo di restare a casa per le visite fiscali, sono stato quindi corretto», ha confermato lui al Corriere. Spiegando perché ha deciso di mettersi in malattia: «Lunedì sera mi hanno riempito di botte e sono tornato a casa scosso dopo lo sgombero — spiega —. Ho chiesto quindi al mio medico di mettermi in malattia, nonostante lui inizialmente mi avesse risposto che non poteva farlo perché tutti mi avevano visto in piazza ed ero finito su giornali e tv».

Secondo Tuiach Covid-19 è «come un’influenza, più o meno forte, l’importante è curarla in tempo con antinfiammatori e vitamine». Queste sono le prescrizioni «che mi hanno dato alcuni medici che erano in piazza nei giorni scorsi e che venivano a pregare con noi. Io sono contro vaccino e Green pass. Anche Mike Tyson parla come me. E infatti ho copiato la scritta di una sua maglietta: “Credo in Dio, non nel vaccino”». E ieri ha detto di aver preso la malattia perché gli idranti della polizia lo hanno bagnato.

Leggi anche:

Articoli di ATTUALITÀ più letti