Tinagli (Pd): «I soldi per le pensioni? Prendiamoli dal reddito di cittadinanza»
Irene Tinagli, economista, eurodeputata e vicesegretaria del Partito Democratico, parla oggi con il Corriere della Sera delle pensioni sostenendo che il sistema delle quote è iniquo e che è meglio aiutare le donne e chi fa lavori usuranti. E propone di trovare le risorse (e cioè i soldi) recuperandole da quanto stanziato per il reddito di cittadinanza. «Noi non facciamo barricate, ma osserviamo che Quota 100 è stata iniqua, penalizzando in particolare le donne. Apprezziamo lo sforzo del governo di uscire da Quota 100 con gradualità, ma sottolineiamo che il sistema delle Quote non dà un aiuto concreto a chi ha più bisogno, cioè a chi fa lavori gravosi o si ritrova di#soccupato in età avanzata. Per noi queste sono le priorità, nel rispetto dell’equilibrio complessivo della manovra», dice Tinagli. E poi sulle risorse propone: «Bisogna fare tutte le stime e valutare le diverse ipotesi. Ma anche questa del Reddito di cittadinanza potrebbe essere una strada perché ci sono stati molti abusi. Se si riescono a recuperare risorse su questo fronte, potrebbero essere impiegate per rafforzare l’equità sulle pensioni». Come la prenderà il M5s?
Leggi anche:
- Reddito di cittadinanza, la svolta di Draghi: taglio se si rifiuta il lavoro e meccanismo anti-frodi
- Pensioni a Quota 102, taglio dell’Irpef e reddito di cittadinanza: cosa vuole fare il governo Draghi dopo il voto
- Pensioni, lo studio della Cgil su Quota 102 e 104: «Coinvolte solo 10 mila persone, è una misura inutile»
- Grillo blinda il reddito di cittadinanza: «Basta svilirlo». Il fondatore M5s all’attacco su truffe e controlli
- In pensione a 64 anni, addio quota 100. Più controlli preventivi sul Reddito di cittadinanza: i primi passi della prima Manovra di Draghi