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Se il lockdown spagnolo è incostituzionale lo deve essere anche quello italiano? No! Non funziona così

28 Ottobre 2021 - 12:38 David Puente
Il testo di un meme diffuso online riporta una notizia, ma le conclusioni risultano fuorvianti in mancanza del contesto

Circola online un meme con il quale si vuole sostenere l’incostituzionalità del lockdown italiano del 2020. In che modo? Riportando la notizia secondo la quale la Corte Costituzionale spagnola avrebbe dichiarato illegittimo il primo lockdown del 2020 attuato in Spagna. Oltre a un paragone scorretto, soprattutto a seguito delle pronunce da parte della Consulta italiana, la sentenza della Corte spagnola ci permette di comprendere meglio che cosa è stato contestato e cosa no.

Per chi ha fretta

  • La Costituzione spagnola non è identica a quella italiana.
  • Se una legge o un atto viene dichiarato incostituzionale in Spagna non significa che una legge o un atto simile lo debba essere anche in Italia.
  • Le sentenze della Corte Costituzionale italiana non hanno dichiarato illegittimo il lockdown italiano, stesso discorso per i DPCM.
  • La Corte Costituzionale spagnola ha dichiarato illegittimo lo strumento utilizzato dal Governo per attuare il lockdown, non propriamente quest’ultimo.

Analisi

Uno dei post Facebook più diffuso è quello dell’utente Ivan con oltre 15 mila condivisioni. Riportiamo il testo del meme:

E in Spagna succede anche questo. La Corte Costituzionale ha dichiarato INCOSTITUZIONALE il primo lockdown in Spagna e ora il Governo DEVE restituire ai propri cittadini TUTTE LE MULTE INCASSATE in quel periodo per violazione del lockdown stesso. Eh ma siamo in Spagna mica in Italia

Ecco un altro post che ci fornisce una ulteriore informazione:

Il meme risulta essere lo screenshot di un post Telegram pubblicato il 24 ottobre 2021 nel canale SocialTV Network (noto a Open qui).

L’errato paragone tra Italia e Spagna

Le Costituzioni dei vari Paesi europei non sono identiche, di fatto la notizia relativa all’incostituzionalità di una norma in Spagna non implica che debba esserlo anche quella “omonima” italiana. Pertanto, la conclusione del testo diffuso da SocialTV Network risulta fuorviante, soprattutto per il semplice fatto che il lockdown italiano non è stato dichiarato incostituzionale dalla Consulta.

Alcuni dei commenti nel post di Ivan.

Nel meme si parla di incostituzionalità del lockdown spagnolo e della restituzione delle multe incassate in quel periodo. Nel 2020 un cittadino italiano si era opposto contro una sanzione di 400 euro ricevuta durante il lockdown, un’azione che portò a una richiesta di verifica dei decreti legge 6 e 19 del 2020 presso la Corte Costituzionale. Secondo i giudici, come spiegato in un articolo del settembre 2021, non violavano la Costituzione. Allo stesso modo, in un’altra sentenza del 2021, la Corte Costituzionale non aveva dichiarato incostituzionali le misure attuate dal Governo per la gestione dell’emergenza sanitaria.

Che cosa è successo in Spagna?

La Corte Costituzionale spagnola non ha dichiarato incostituzionale il primo lockdown. Questo poteva essere attuato, ma non attraverso il cosiddetto “estado de alarma“. Semplificando, il Governo spagnolo aveva proclamato lo “stato di allarme” che poteva al massimo imporre una limitazione delle libertà fondamentali, mentre poteva sospenderle attraverso la proclamazione dello “stato di eccezione” (“estado de excepción“). Ecco il passaggio della sentenza:

Solo en los estados de excepción o de sitio cabe acordar la suspensión de los derechos fundamentales del artículo 19 CE y, a estos efectos, lo que entiende la Ley Orgánica 4/1981 por suspensión son las limitaciones autorizadas en su artículo 20.

La sentenza della Corte Costituzionale spagnola contesta lo strumento utilizzato per la sospensione delle libertà fondamentali. C’è da dire che, come riportato a pagina 18, viene segnalato un elemento comune nelle misure impugnate, ossia quello di evitare la diffusione del contagio:

En el supuesto que se examina, todas las medidas impugnadas tienen un elemento común, recogido en el preámbulo de los Reales Decretos, que es el fin de evitar el contagio entre ciudadanos, dada la facilidad de propagación del virus, su enorme tasa de mortalidad, la potencialidad de causar patologías graves, y la saturación del sistema sanitario. En el momento en que se adoptan estas medidas, no existe en España ni en ninguna parte del mundo, una medida alternativa que permita evitar la propagación de la enfermedad, diferente al aislamiento de los ciudadanos; y así lo ha reconocido el Tribunal Constitucional en el auto 40/2020.

Conclusioni

In mancanza delle adeguate informazioni, e di fronte a un paragone non corretto tra Italia e Spagna, il messaggio diffuso risulta fuorviante in quanto mancante dell’intero contesto.

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