Provenzano all’attacco di Renzi d’Arabia sul Ddl Zan: «Complice della Destra. E attenti al Quirinale»
Il vicesegretario del Partito Democratico Giuseppe Provenzano va oggi all’attacco di Matteo Renzi dopo il Ddl Zan finito affossato in Senato. E nell’intervista rilasciata a La Stampa Provenzano dice anche di temere altre manovre nel voto per il presidente della Repubblica. Proprio ieri il leader di Italia Viva è volato in Arabia Saudita: «Non c’era posto peggiore dove trovarsi ieri, ma il nodo è politico: noi abbiamo tolto a tutti gli alibi. Ci avevano chiesto di aprire alle modifiche e lo abbiamo fatto, la verità è che volevano affossare e stravolgere il testo. Non hanno avuto il coraggio di farlo a viso aperto e si sono rifugiati nel voto segreto, ma gli italiani sanno chi sono, da Salvini a Meloni, in giù. Però una cosa mi ha colpito di più». Ovvero: «L’esultanza, gli applausi per aver negato il riconoscimento di diritti, è qualcosa di cui dovrebbero provare vergogna. È una ferita verso una nuova generazione che su questi temi ha fatto le sue battaglie. E a cui si trasmette l’idea di un Parlamento in cui tutto è strumentale, dove non ci sono principi e valori». La sconfitta sul Ddl Zan per Provenzano apre una crepa sul Quirinale: «Siamo consapevoli che i nostri numeri in Parlamento sono limitati, frutto della peggiore sconfitta di sempre nel 2018 del Pd renziano e della scissione di Italia Viva. Ma non per questo rinunciamo alle nostre battaglie e ci siamo assunti fino in fondo la responsabilità dell’interesse nazionale e lo faremo nel passaggio del Colle».
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