Minacce a Sala, indagati due No vax: sono un sottufficiale della Marina e un operaio
Sono due No vax gli indagati per le minacce al sindaco di Milano Beppe Sala: un uomo di 51 anni della provincia di Cagliari e un cinquantenne del vercellese. Ieri la Digos ha effettuato due perquisizioni sotto il coordinamento del pool dell’antiterrorismo milanese guidato da Alberto Nobili. Sergio C., di Crescentino nel Vercellese e Francesco S., di Teulada nel Cagliaritano, sono stati indagati per minacce gravi e aggravate in quanto rivolte a un pubblico ufficiale. Avevano pubblicato le loro minacce rivolte al primo cittadino milanese su Telegram, nella chat “Basta dittatura! Proteste”. Gruppo che era stato chiuso a settembre dall’autorità giudiziaria torinese ma che era stato recentemente riattivato. Sala era nel mirino dei no vax a causa delle sue parole sulle manifestazioni no green pass degli ultimi tempi.
I due sono incensurati e sono un operaio e un sottufficiale della Marina nel Cagliaritano ora non in servizio perché No Vax. Di fronte alle perquisizioni hanno ammesso di essere gli autori dei messaggi «gravi, minacciosi e intimidatori». «Quindi è giusto anche prendere a calci», scriveva il sottufficiale della Marina. «E’ da tempo che dico basta girotondi per le città ma di andare sotto le case di questi e farli tremare il terreno dove camminano», faceva eco l’altro. Anche il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza convocato dal prefetto Renato Saccone ieri aveva sul tavolo il tema delle minacce al sindaco. E’ stata quindi ufficializzata la prima misura di tutela personale nei confronti di Sala: la “Vigilanza generica radiocollegata”, ovvero passaggi di pattuglie davanti all’abitazione del primo cittadino milanese e un monitoraggio agli eventi a cui prenderà parte. Sala ha già detto di non volere la scorta.
In copertina ANSA/Mourad Balti Touati | Il Sindaco Beppe Sala alla cerimonia di intitolazione dell’Istituto Comprensivo Maffucci al regista Ermanno Olmi in viale Luigi Bodio a Milano, 7 maggio 2021.