Scontri tra polizia e manifestanti, Bolsonaro costretto a cambiare programma: salta la visita a Padova – Il video
Dopo gli scontri andati in scena a Padova tra manifestanti e forze dell’ordine, la visita di Jair Bolsonaro alla Basilica del Santo è stata annullata. Il presidente del Brasile, secondo il programma stabilito, avrebbe dovuto visitare la chiesa questo pomeriggio, dopo la tappa ad Anguillara Veneta dove gli è stata conferita la cittadinanza onoraria. Invece i momenti di alta tensione registrati tra la polizia e circa 500 dimostranti, che hanno protestato contro il presidente al grido di «Fora Bolsonaro», hanno fatto saltare la tabella di marcia ufficiale. Sembra che alcuni dei manifestanti abbiano addirittura occupato l’ingresso della basilica così da impedire l’accesso in segno di protesta. Stando a quanto si apprende, dopo le contestazioni il presidente carioca è stato condotto in un hotel di Padova. All’arrivo nel capoluogo euganeo, Bolsonaro è stato subito contestato dai manifestanti che lo attendevano organizzati. Le forze dell’ordine hanno aperto gli idranti per disperderli, ma sono state investite da una pioggia di oggetti. La famiglia di Bolsonaro è originaria della provincia di Padova, motivo per cui la sindaca Alessandra Buoso di Anguillara Veneta ha deciso di concedergli la cittadinanza ordinaria. La scelta di Buoso, eletta nella lista civica Cambiare SI Può, era stata già criticata nei giorni scorsi. Anche in mattinata, davanti al municipio di Anguillara, c’erano circa 200 manifestanti ad attendere il presidente del Brasile.
November 1, 2021
Le ragioni della protesta
«La cittadinanza è inopportuna perché le posizioni di Bolsonaro non rispecchiano i valori della nostra Costituzione», spiega Antonio Spada, uno dei consiglieri municipali di opposizione che hanno votato contro la decisione presa dalla giunta. «Non condividiamo quello che pensa degli omosessuali, delle donne, dell’Amazzonia, una terra che deve rimanere un bene di tutti». A manifestare anche un gruppo di brasiliani arrivati da diverse parti del Veneto per mostrare invece vicinanza al loro presidente. «Sono stata costretta a venire in Italia perché in Brasile c’era la corruzione», racconta all’Ansa Diene Matias, che vive in provincia di Treviso e che oggi in piazza indossa la bandiera verde-oro brasiliana. «Difendo Bolsonaro, sono qui per salutarlo e accoglierlo». Le critiche al presidente? «La storia dell’Amazzonia non è vera, non ha attuato alcun disboscamento, bisogna vedere con i propri occhi per rendersene conto», assicura. Bolsonaro «non ha mai usato soldi pubblici per i fatti propri e non è contrario ai vaccini».
«La politica di Bolsonaro va contro tutto quello che professa quotidianamente Papa Francesco», attacca invece Massimo Ramundo, Padre comboniano che ha trascorso 20 anni in Brasile, di cui 12 in Amazzonia. Anche lui, che ora opera a Verona nella sede della rivista Nigrizia, è in piazza ad Anguillara per dire no a Bolsonaro. «Il presidente non si occupa della difesa delle minoranze, a partire dagli indios dell’Amazzonia», attacca il padre comboniano. «Anzi ha bloccato i finanziamenti per la costruzione di case popolari nelle aree più indigenti del Paese». Papa Francesco «non smette di ricordarne l’importanza come bene comune, mentre Bolsonaro fa quello che vuole in Amazzonia». La stessa diocesi aveva preso posizione contro la visita del presidente.
L’incontro con Salvini
Nel suo viaggio in Italia, il presidente brasiliano – che nelle giornate appena concluse del G20 non ha fatto bilaterali (né ha partecipato alla foto dei leader che gettano la monetina dentro la Fontana di Trevi a Roma, anche se è stato fotografato a spasso per la Capitale) – incontrerà domani il leader della Lega Matteo Salvini, che sarà con lui in Toscana, in occasione di una visita ai caduti brasiliani a Pistoia. E non manca chi tra gli alleati di Forza Italia storce il naso: «Noi stiamo con Draghi e Merkel, lui con Bolsonaro», si mormora tra i forzisti secondo quanto riportato da alcuni quotidiani. «Sono felice e orgoglioso di rendere omaggio ai caduti brasiliani durante la Seconda Guerra mondiale, martedì, accanto al presidente Bolsonaro: diedero un contributo importante alla liberazione dall’occupazione nazifascista», dice Salvini.
«Per me sarà l’occasione per ribadire la profonda amicizia che lega Italia e Brasile». A Bolsonaro, «che ieri è stato ricevuto al Quirinale, rinnoverò il ringraziamento anche per l’impegno e la serietà che ci consentirono di riportare in Italia il terrorista comunista Cesare Battisti nel 2019». Anche a Pistoia si annunciano manifestazioni contro il presidente brasiliano. Associazioni, movimenti, partiti, il mondo cattolico e altre realtà: «Non merita di essere ricevuto e salutato dalle autorità italiane, alle quali chiediamo di non tributargli alcun omaggio. Lo chiediamo anche a nome delle 600 mila vittime brasiliane del Covid provocate anche dalla sua discriminatoria politica sanitaria», si legge in una nota degli organizzatori della protesta.
Foto e video di Agenzia Vista/Alexander Jakhnagiev
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