Niente tifosi della Lazio in Francia perché «violenti e fascisti». Lotito invoca il governo: «Si attivi, è inaccettabile»
La Lazio ha pubblicato una nota durissima contro l’altrettanto dura decisione del ministero dell’Interno francese di vietare la trasferta ai tifosi biancocelesti per assistere, a Marsiglia, alla sfida di Europa League tra le due squadre. Il club del presidente Claudio Lotito si scaglia contro «le ingiustificabili motivazioni», delle autorità francesi. Fa appello addirittura alla Farnesina e alla diplomazia italiana: «per un’inaccettabile offesa gratuita a tutta la tifoseria biancoceleste ed alla società stessa – si legge – che ha sempre combattuto con azioni concrete i comportamenti violenti ed ogni tipo di discriminazione, dentro e fuori gli stadi». La Lazio, adesso, dice di aspettarti una presa di posizione netta della diplomazia italiana verso «espressioni di qualunquismo che dovrebbero indignare tutti gli italiani». Poi, nel comunicato, i biancocelesti lanciano una frecciatina alle autorità francesi: «La violenza negli stadi è un fenomeno purtroppo ancora diffuso e preoccupante, a partire da quanto è accaduto recentemente proprio al Velodrome di Marsiglia».
Il riferimento è all’ultimo di una serie di episodi che hanno riguardato la tifoseria marsigliese. Durante la sfida contro il Psg, il calciatore Neymar è stato costretto a battere un calcio d’angolo protetto dagli scudi della gendarmeria: dagli spalti, verso il giocatore, c’è stato un ripetuto lancio di oggetti. Anche in occasione della sfida europea tra Marsiglia e Galatasaray: 32 feriti, quasi tutti tra le forze dell’ordine francesi, e cinque arresti lo scorso 30 settembre. Tornando alla questione relativa al match tra la squadra francese e quella italiana – la partita è in programma il prossimo giovedì 4 novembre alle 21 -, nelle motivazioni del ministro Gerald Darmanin, si legge di un «comportamento violento di certi gruppi di tifosi della Lazio» e di una «abitudine di intonare canti fascisti e di fare il saluto nazista».
Giorgia Meloni: «Il governo si attivi e Draghi prenda una posizione»
La leader di Fratelli d’Italia raccoglie subito l’appello della società biancoceleste, prendendo le difese dei tifosi laziali: «Ci troviamo di fronte a un pericoloso precedente. In occasione di una partita di calcio, in questo caso Marsiglia-Lazio, il governo di Parigi non si limita a vietare l’accesso allo stadio o alla città che ospita la partita ma arriva addirittura a negare l’accesso su suolo francese “dai posti di frontiera stradali, ferroviari, portuali e aeroportuali” non solo a chi vorrebbe andare allo stadio ma a chiunque si dichiari sostenitore di una squadra», scrive Giorgia Meloni. Nella nota, la deputata chiede a nome del partito che il governo italiano si attivi «immediatamente per impedire l’immotivata discriminazione creata dal provvedimento del Ministero dell’Interno francese che vieta l’ingresso in Francia a tutti i tifosi della Lazio o a chiunque si presenti come tale il 3 e 4 novembre – e conclude dicendo di aspettarsi da Mario Draghi – una presa di posizione netta su un provvedimento che va contro tutte le leggi internazionali sulla libera circolazione delle persone».
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