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Il piano del governo per il Green pass fino a giugno e lo stato d’emergenza fino a marzo 2022

green pass obbligatorio estate stato emergenza marzo governo draghi
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Il governo vuole prorogare lo stato d'emergenza fino a marzo 2022. E mantenere l'obbligo di Green pass sul lavoro fino all'estate. Ma ci vorrà un nuovo decreto

Il governo Draghi vuole prorogare lo stato d’emergenza fino alla fine di marzo 2022. E mantenere il Green pass obbligatorio sul lavoro almeno fino a fine giugno. Ovvero fino all’inizio dell’estate. Per gestire la seconda fase della campagna vaccinale. E per garantire le riaperture anche in caso di ulteriore crescita dei contagi. Ma per farlo dovrà muoversi con un nuovo decreto. Perché le misure emergenziali per la pandemia scadono il 31 dicembre. E siccome secondo la legge lo stato d’emergenza può durare 12 mesi e prolungare per altri dodici una sola volta, nel gennaio del 2022 non sarà possibile procedere con ulteriori rinnovi. Quindi l’esecutivo deve decidere quale strumento legislativo utilizzare per prorogare le misure senza rischiare di finire in fuorigioco. Il Corriere della Sera spiega oggi che c’è tempo fino alla fine di novembre per decidere.

Un nuovo decreto

Secondo il quotidiano sul tavolo ci sono due ipotesi. La prima è quella di inserire la norma in un emendamento ad altri provvedimenti, come per esempio il decreto milleproroghe che chiude i lavori del governo ogni anno. La seconda, più probabile, è quella di creare un provvedimento ad hoc. La proroga al 31 dicembre dello stato d’emergenza è stata inserita nel decreto sul Green pass obbligatorio al lavoro dal 15 ottobre. Per la proroga dello stato d’emergenza si era espresso nei giorni scorsi il ministro della Salute Roberto Speranza. Scatenando la polemica politica con l’opposizione: Fratelli d’Italia già annuncia barricate. Mentre all’interno della maggioranza il premier dovrà superare le resistenze della Lega. Ma soprattutto ci sarà da fronteggiare anche la piazza. Che è già molto nervosa per l’obbligo di Green pass.

E la seconda proroga del governo riguarda infatti proprio la Certificazione Verde Covid-19. Per la quale fino a poco tempo fa si parlava di rinnovo fino a marzo. Adesso l’orizzonte temporale è cambiato. Il certificato potrebbe essere obbligatorio fino all’inizio dell’estate. Ma anche oltre. Perché il governo è convinto, nonostante i numeri dimostrino che ci sono molte perplessità al riguardo, che il Green pass serva a incentivare alla vaccinazione. Anche se in realtà ad aumentare finora sono stati i test del tampone (il che ha se non altro consentito di aumentare il livello di tracciamento della presenza dell’epidemia nella popolazione). E i certificati di malattia dei dipendenti pubblici e privati. Mentre l’Inps ha intensificato i controlli per stanare chi li usa per aggirare l’obbligo. Nel frattempo, però, bisognerà cercare di convincere la platea degli scettici, tra cui una fetta di quasi tre milioni di over 50, ad accedere alla campagna vaccinale.

Il Green pass fino all’estate e oltre

Per poter raggiungere al più presto il 90% di vaccinati. Secondo alcuni ministri, scrive il quotidiano, la proroga dovrebbe essere utile ad aumentare la platea dei vaccinati. Intanto però la curva dei contagi continua a crescere. E fa registrare un raddoppio di positività nel giro di tre settimane. Mediamente, ha spiegato ieri il fisico Giorgio Sestili all’agenzia di stampa Ansa, l’aumento medio è di 1,35 casi al giorno. Ovvero il 35% in più rispetto alla settimana precedente. Numeri simili a quelli di settembre e ottobre di un anno fa, quando l’Italia scopriva la zona gialla, arancione e rossa e il lockdown “soft” del governo Conte. Ma, sottolinea Sestili, l’aumento, iniziato ad ottobre in tutta Europa, in Italia è mitigato dai vaccini: «Per questo la nostra situazione epidemiologica è fra le migliori».

E sempre per questo, come ha detto ieri il virologo dell’Università di Milano Fabrizio Pregliasco, l’inverno potrebbe costituire l’ultimo fronte della battaglia nei confronti del Coronavirus. A meno che non emerga una variante ancora più contagiosa. Anche se ieri da questo fronte è toccato al sottosegretario alla Salute Pierpaolo Sileri rassicurare gli animi. «Sarà un Natale libero e “bianco”, senza restrizioni», ha detto ieri. Sottolineando però che il Green pass obbligatorio resterà in vigore e sarà l’ultima misura ad essere revocata. Intanto proprio oggi l’ex direttore dell’Agenzia del Farmaco Europea Guido Rasi in un’intervista a Il Messaggero torna a proporre la terza dose del vaccino per tutti e l’obbligo vaccinale per i professori. E Matteo Bassetti invece vuole il lockdown selettivo per i non vaccinati: niente cinema, teatri e ristoranti. Fino all’immunizzazione.

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