Conte: «Non abbiamo bisogno di uomini della provvidenza. L’Italia storicamente deve stare sempre attenta»
Se Mario Draghi venisse eletto Presidente della Repubblica non è detto che ci siano le condizioni per andare avanti con la maggioranza attuale. A dirlo è il leader del Movimento cinque stelle Giuseppe Conte ospite a Porta a Porta su Rai Uno. «Se fosse Draghi a salire al soglio quirinalizio, verrebbe meno il presidente del Consiglio ed è una circostanza non indifferente rispetto ad altre soluzioni, bisognerà vagliare le condizioni», ha continuato l’ex premier. Conte ribadisce di non avere nulla in contrario sulla salita di Draghi al Quirinale, ma riguardo al voto post elezione frena: «Sono tante le ipotesi, al momento non ravviso le condizioni per andare a votare un attimo dopo». E ha aggiunto: «Parlare di semipresidenzialismo de facto non va assolutamente bene. Ho lavorato fianco a fianco con il presidente Mattarella, credo si sia tenuto ben lontano da un semipresidenzialismo de facto. Non abbiamo bisogno di uomini della provvidenza, l’Italia storicamente deve stare sempre attenta». Il capo dei pentastellati si è poi espresso sulla linea politica che il Movimento avrà intenzione di seguire per il futuro: «Questo campo largo progressista è sicuramente il nostro orizzonte», ha spiegato, sottolineando come il partito sia ancora saldo e compatto al suo interno. «Non vedo spaccature. Io vedo tutti quanti favorevoli a questo nuovo corso e c’è un entusiasmo diffuso». Al giornalista Bruno Vespa, Conte ha poi raccontato di come il suo gruppo stia lavorando «su temi concreti per rilanciare l’azione politica del Movimento», riscontrando «grande disponibilità a collaborare, a riappropriarsi di un’iniziativa politica che, in questo periodo di transizione, non dico che fosse mancata ma si era un po’ affievolita».
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