Il buco nero delle truffe al Reddito di cittadinanza, boom dopo la pandemia: quanti milioni sono finiti in 3 anni nelle tasche sbagliate
È un duro colpo di oggi all’immagine del Reddito di cittadinanza: 5 mila furbastri scoperti dai Carabinieri in cinque regioni. Anche nullatenenti con barca e Ferrari. Ma quanti soldi sono finiti nelle tasche di queste persone che percepiscono illecitamente il reddito? 48 milioni dal 2019 a oggi, 41 solo nell’anno in corso A scattare la fotografia sono i Carabinieri stessi. E lo scatto in avanti trova la sua ragione nell’aumento esponenziale dei controlli, che sono moltiplicati 14 volte in due anni. Nel 2019 (il beneficio è entrato in vigore dalla prima metà di quell’anno), sono stati scoperti 10.778 illeciti per 969.450,68 euro; nel 2020 18.131, per 5.614.247,80 euro. E quest’anno, finora, i destinatari di reddito controllati sono stati 156.822 e i soldi percepiti illegalmente ammontano a 41.359.042,02 euro.
Tanti i commenti politici che si sono succeduti oggi alla notizia dell’operazione dei Carabinieri. «I truffatori e i delinquenti che hanno percepito il Reddito di cittadinanza senza averne diritto fanno un torto al Paese e a chi ha veramente bisogno di questo strumento in un momento di grande difficoltà economica», commenta su Facebook il leader del M5s Giuseppe Conte. Per il movimento, si sa, il reddito di cittadinanza è stato e resta il provvedimento bandiera. «Chi compie questi abusi finisce anche per dar voce anche a chi, irresponsabilmente sogna di eliminare uno strumento di dignità e civiltà che – come riconosciuto anche da organismi internazionali – ha fornito una protezione sociale irrinunciabile durante la pandemia», dice. Delle 156.822 persone destinatarie del beneficio e controllate dai Carabinieri quest’anno, quasi 10mila (9.247) sono state deferite all’autorità giudiziaria per irregolarità. La metà, ovvero 4.124 erano persone già note alle forze dell’ordine per altri motivi.
I costi
Dalla nascita ad oggi, l’investimento dello Stato per il reddito di cittadinanza risulta di 19,6 miliardi: 3,8 il primo anno, 7,2 il secondo (in entrambi i casi cifre effettivamente spese), 8,6 miliardi per il 2021, 7,7 miliardi previsti per il 2022 (cifre stanziate), spiega la Cgia di Mestre. E, secondo l’Anpal, i destinatari di questa misura sono difficilmente occupabili: è del 90% al momento la probabilità di rimanere disoccupato a distanza di 12 mesi. Secondo i dati Inps di agosto scorso, i beneficiari di reddito erano 3,5 milioni. L’importo medio mensile erogato è di 579 euro.
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