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A Rimini il focolaio tra i No vax, compresi i sanitari. L’infermiera di terapia intensiva: «Ne ho visti morire tanti, ma non cambio idea sul vaccino»

04 Novembre 2021 - 13:11 Redazione
Il farmaco, secondo lei, non sarebbe necessario. «Il vaccino non mi sembra che immunizzi. O se lo fa, è solo per pochi mesi», ha detto

«Ho visto con i miei occhi, non sono una negazionista. Ricordo i pazienti intubati. Ma il vaccino non lo faccio». Sono frasi da No vax convinta quelle rilasciate in un’intervista a la Repubblica dall’infermiera di Rimini Lara Lorenzoni, 46 anni, candidata con il Movimento 3V – “Vaccini vogliamo verità” – alle ultime elezioni comunali. «Ho lavorato nei reparti Covid», dice, ma nonostante questo doversi sottoporre al vaccino per lei è «una violenza enorme, un ricatto». Il farmaco, infatti, non sarebbe necessario. «Il vaccino è un mezzo, spiega, così come ci sono altre cure che hanno valenza, se fatte nella fase iniziale. E poi il vaccino non mi sembra che immunizzi. O se lo fa, è solo per pochi mesi. E infatti i miei colleghi sono ricorsi alla terza dose, altri si sono ammalati nonostante il ciclo completo». L’infermiera lavora da 28 anni e ha fatto altri vaccini senza problemi. «Ma sulla sicurezza di questo, in particolare, ho dubbi, soprattutto per la mia salute. Io sono allergica», ha detto. Intanto spetterà alla struttura sanitaria dove lavora dare un responso sul suo caso: Lorenzoni spera in una giustificazione per non sottoporsi alla somministrazione. «Ma so che la commissione non è a favore degli esoneri», spiega, specificando che spera di poter cambiare idea sul vaccino, anche se negli ultimi tempi si è unita alle manifestazioni No Green pass.  

Rimini, città No vax

Il caso di Lorenzoni è solo uno dei tanti a Rimini, dove la propaganda No vax sembra aver fatto diversi proseliti. Secondo gli ultimi dati, un cittadino su quattro non immunizzato, 80 infermieri e 54 medici sospesi dal lavoro perché riluttanti alla vaccinazione. Nella provincia soltanto il 75% della popolazione vaccinabile è stata completamente immunizzata contro il Covid-19, un dato al di sotto della media nazionale che supera ormai l′83%. Secondo Maurizio Grossi, presidente dell’Ordine dei medici di Rimini, «L’Albo conta 2.200 colleghi: 54 medici sospesi perché non vaccinati equivalgono al 2%, una percentuale che rappresenta più del doppio della media nazionale che si attesta sotto l′1%. Le carenze stanno affliggendo gli ospedali ma riguardano anche la medicina di base: in questi giorni, l’azienda sanitaria sta facendo i salti mortali per trovare sostituti per le aree scoperte».

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