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La Terra avvelenata anche dalle fake news, l’inchiesta che striglia Facebook: «Boom sconcertante di post falsi»

04 Novembre 2021 - 16:00 Redazione
Il report, redatto da un organo di controllo indipendente, è stato diffuso contestualmente al vertice sul clima della Cop26

In occasione del vertice sul clima alla Cop26 di Glasgow, arriva la strigliata a Facebook, colpevole, secondo uno studio, di diffondere un’enorme quantità di fake news proprio sul cambiamento climatico. «La portata della disinformazione climatica sul social media è sconcertante e aumenta in modo abbastanza sostanziale», è scritto nel report redatto dal Real Facebook Oversight Board, un gruppo di controllo indipendente. Alla ricerca ha collaborato anche l’organizzazione no profit ambientale Stop Funding Heat che ha analizzato un set di dati di oltre 195 pagine e gruppi di Facebook. Risultato? Circa 818.000 post che minimizzano o negano la crisi climatica, che hanno ricevuto un totale di 1,36 milioni di visualizzazioni ogni giorno, secondo quanto riportato dal Guardian.

L’obiettivo della pubblicazione è sollecitare i governi a considerare seriamente il ruolo della disinformazione climatica sui social media: «È qui che si scontrano le ambizioni di Cop 26 e le rivelazioni dei Facebook Papers, con i nostri dati che mostrano che Facebook è tra i maggiori fornitori al mondo di disinformazione climatica», hanno detto i ricercatori. «Questa diffusione dilagante di disinformazione sul clima sta peggiorando notevolmente», ha affermato Sean Buchan, ricercatore e responsabile delle partnership per Stop Funding Heat. Se la diffusione «continua ad aumentare a questo ritmo, ciò può causare danni significativi nel mondo reale», ha affermato.

La replica di Meta

Nel pomeriggio italiano è arrivata la replica del portavoce di Meta. «Questo rapporto usa numeri inventati e una metodologia non corretta per suggerire che il contenuto su Facebook sia disinformazione», ha detto. Secondo il portavoce, si tratterebbe solo di «post con cui questi gruppi non sono d’accordo dal punto di vista politico».

Il nodo fake news per Facebook

Gli attivisti per il clima stanno chiedendo al Congresso degli Stati Uniti, al Parlamento del Regno Unito e al Congresso dell’UE di approvare una legislazione che prende di mira l’enorme potere di Facebook alla luce della sua incapacità di arginare la disinformazione sul clima. «Facebook non può e non si autogovernerà», ha scritto in una dichiarazione il Real Facebook Oversight Board. «Abbiamo bisogno di una supervisione e di una regolamentazione esterna reali, indipendenti e trasparenti e di un’indagine su tutte le attività di Facebook, inclusa la pericolosa diffusione della disinformazione sul clima».

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