Terza dose per fermare la quarta ondata: chi può riceverla senza prenotazione e quali vaccini si usano
La campagna vaccinale anti Covid sembra essere arrivata a un altro giro di boa. Per proteggersi dalla stagione invernale e dalla quarta ondata, ufficialmente annunciata da Ema in tutta Europa, ora serve la dose del richiamo. Una decisione condivisa dagli enti regolatori nazionali e internazionali non perché i vaccini abbiano smesso di funzionare contro la malattia grave (riescono a sconfiggerla ancora oltre il 90% evitando ricoveri e decessi) ma perché sembra essere diminuita (e non svanita) l’efficacia contro l’infezione meno sintomatica. Altrettanto importante per evitare la circolazione del virus e quindi contagi ed eventuali nuove varianti. Il generale Francesco Figliuolo chiama di nuovo tutti i cittadini a rapporto, invitando gli hub vaccinali a impegnarsi nell’ennesimo sforzo di una campagna vaccinale che non può fermarsi. Chi deve rispondere all’appello? E quali sono le modalità per ricevere la dose cosiddetta booster di vaccino anti Covid?
November 4, 2021
Chi può ricevere il richiamo
Il rafforzamento dell’immunità contro Covid-19 per ora in Italia è prevista per tutta la popolazione over 60. Il criterio ribadito poche ore fa da Figliuolo è quello anagrafico. Si parte dai più anziani facendo eccezione solo per le altre due categorie incluse nella campagna vaccinale dei richiami e cioè operatori sanitari e soggetti fragili, dove per “fragili” si intende tutte le persone immunodepresse, quelle affette da patologie come sclerosi, obesità grave, diabete.
Come ricevere la dose booster
Anche per la terza dose sono attive i canali finora aperti dalle Regioni: si può prenotare il richiamo via internet sui siti dedicati alla campagna vaccinale o per telefono, ai numeri pensati ad hoc dai sistemi sanitari territoriali. Non solo. Il generale Figliuolo poche ore fa ha anche raccomandato a tutti gli hub vaccinali del Paese di garantire l’accesso diretto, e quindi senza necessità di prenotazione, per chiunque voglia ricevere la dose del richiamo e che faccia parte delle categorie finora previste. Il terzo metodo di recluta sarà quello delle “chiamate attive“: è il sistema sanitario regionale a dover chiamare le persone per cui è previsto il booster in modo da incentivare la prenotazione e accelerare il ritmo delle somministrazioni.
Quale vaccino si riceverà
Per chi sei mesi fa è stato immunizzato con Pfizer o con Moderna, il richiamo consisterà in una terza dose di uno dei due vaccini. Per Pfizer sarà previsto un dosaggio intero, per Moderna metà dose rispetto a quella ricevuta nelle prime due somministrazioni. La stessa cosa succederà anche a chi ha ricevuto il vaccino Astrazeneca: il richiamo sarà comunque effettuato con i due vaccini a mRna, e quindi Pfizer e Moderna. L’ 1,6 milioni di immunizzati da almeno sei mesi con l’unico monodose autorizzato in Europa, e cioè il Johnson & Johnson, seguiranno l’iter di tutti gli altri, ricevendo stavolta un vaccino a mRna. Le evidenze scientifiche hanno dimostrato come la vaccinazione eterologa, e quindi con dosi di preparati differenti, sia altrettanto efficace e sicura. Il ministero della Salute infine ha aperto la campagna dei richiami anche per tutti i vaccinati con prodotti autorizzati fuori dal confine europeo: chi ha ricevuto almeno sei mesi fa dosi di Sputnik, Sinovac e Sinopharm potrà accedere alla somministrazione di un richiamo di Pfizer o Moderna già dopo 28 giorni dalla seconda dose e ottenere così il Green pass come tutti gli altri. Allo scadere dei sei mesi dall’ultima iniezione, la dose booster non sarà invece sufficiente e il soggetto dovrà cominciare da capo il ciclo vaccinale con due dosi di mRna.
Quanto durerà la protezione
Così come a conclusione del ciclo vaccinale nella prima fase di campagna, anche per la dose di richiamo il ministero della Salute prevede l’emissione di una nuova Carta verde. Il Green pass della dose booster varrà per altri 12 mesi.
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