I vaccini ai bambini a Natale: il piano per immunizzare la fascia d’età 5-11 anni a dicembre
La terza dose per anziani e fragili e i vaccini per i bambini tra i 5 e gli 11 anni entro Natale. Questo è il piano del governo per fronteggiare l’aumento dei contagi e per scongiurare quello dei ricoveri. Mentre ci sono ancora 7 milioni di italiani che rifiutano l’immunizzazione. «Aspetteremo il pronunciamento dell’Ema – conferma il ministro della Salute Roberto Speranza -. Se i nostri scienziati diranno che la vaccinazione è efficace e sicura, seguiremo l’evidenza scientifica». Ad annunciare la possibilità di iniziare a vaccinare gli under 12 entro la fine del 2021 era stato ieri Franco Locatelli, presidente del Consiglio Superiore di Sanità e coordinatore del Comitato Tecnico Scientifico.
La terza dose per anziani e fragili
Il tutto accade mentre il commissario all’emergenza Francesco Paolo Figliuolo spinge le regioni ad attivarsi per la terza dose. E le prime invece sono ferme da settimane. I nuovi vaccinati oggi sono 20 mila al giorno secondo la Fondazione Gimbe mentre le prime dosi somministrate erano 345 mila tra 15 e 22 ottobre e sono 184 mila tra il 22 e il 29. Anche le percentuali di chi va a farsi la prima dose nelle varie fasce d’età sono bassissime. Ovvero 0,6% tra 12-19 anni, 0,4% tra 20 e 29 anni e 30 e 39 anni, 0,3% nella fascia 40-49, 0,2% nella fascia 50-59, appena lo 0,1% negli over 60. Per questo l’obiettivo del governo Draghi è oggi di evitare i 150/200 decessi giornalieri a dicembre. Come sta accadendo nel resto d’Europa, dove l’epidemia di Coronavirussta vivendo una recrudescenza.
Per questo le mosse sono due. La prima è quella di spingere sulla terza dose di vaccino con la possibilità di ricevere la puntura anche senza prenotazione negli hub vaccinali e dai medici di famiglia. Una regola che continua a valere per gli studenti fragili e per gli over 60. E poi iniziare forse già da metà dicembre a vaccinare i bambini dai 5 agli 11 anni. In una circolare inviata ieri agli enti locali Figliuolo ha ribadito la priorità della terza dose per i soggetti ad elevata fragilità, il personale sanitario, gli ospiti e il personale delle Rsa, coloro che si sono vaccinati con il monodose Johnson & Johnson e tutti gli italiani che hanno più di sessant’anni. Per adesso sono fuori polizia, militari e personale della scuola. Ma «è probabile anche un futuro allargamento» alla fascia dei 5-11enni, ha specificato il generale.
L’immunizzazione per i bimbi
«L’Ema dovrebbe arrivare ad una valutazione e una approvazione entro fine mese-prima metà di dicembre. A quel punto potremo partire», ha specificato ieri Locatelli. Marco Cavaleri, responsabile Vaccini e Prodotti terapeutici per Covid-19 dell’Ema, ha spiegato ieri all’AdnKronos che è prevista a dicembre la conclusione della revisione che l’Agenzia europea del farmaco Ema sta conducendo sul Comirnaty di Pfizer/BioNTech nella fascia d’età 5-11 anni. Cavaleri ha sottolineato che la tempistica prospettata è ridotta rispetto a quella di “altre review analoghe”. Nel processo decisionale, ha precisato precisa, «prenderemo in considerazione anche ulteriori dati raccolti e presentati all’agenzia da BioNTech/Pfizer nell’ambito di uno studio pediatrico in corso». Comirnaty ha ricevuto l’autorizzazione in questi giorni per i bambini dai 5 agli 11 anni negli Usa. Sia dall’Agenzia del farmaco Fda sia dai Centers for Disease Control and Prevention (Cdc).
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