Vaccini, i prossimi passi del governo. Speranza: «Accelerare con le terze dosi». Figliuolo: «Possiamo farla a tutti»
«Dentro il quadro europeo i numeri dell’Italia si possono considerare migliori, ma quell’allarme dell’Oms va considerato con la massima attenzione e ci porta ancora ad insistere sulla campagna vaccinale». Così il ministro della Salute Roberto Speranza durante la conferenza stampa sulla prosecuzione della campagna vaccinale tenuta insieme al commissario per l’emergenza Francesco Paolo Figliuolo e il Coordinatore del Cts Franco Locatelli. «Il numero dei contagiati è in salita ma manteniamo i dati migliori grazie a due elementi, il primo è quello dei vaccini ed è per questo che ora serve accelerare con le terze dosi. Il secondo è il mantenimento delle regole base anti Covid» ha continuato il ministro. La prospettiva è quella di un ampliamento imminente della possibilità di richiamo anche per le altre fasce d’età oltre agli over 60 attualmente coinvolti. «Lavoreremo dalla prossima settimana per allargare la dose booster anche ad ulteriori fasce generazionali» ha fatto sapere Speranza, che in collaborazione con la struttura commissariale continuerà a seguire il criterio anagrafico per la somministrazione delle dosi booster. Il ministro ha poi rassicurato sulla permanenza di tutte le regioni d’Italia in zona bianca, «i dati sui ricoveri ce lo consentono», mostrandosi anche fiducioso sul prossimo periodo natalizio. «Se continuiamo così, se facciamo crescere i numeri di prime e seconde dosi e acceleriamo sui booster, credo che i mesi che verranno potranno essere vissuti al meglio».
Figliuolo: «Terze dosi per tutti»
A intervenire è stato anche il generale Figliuolo che ha ribadito la necessità di organizzare l’ulteriore fase di campagna vaccinale delle terze dosi «rivolte alle categorie per ora previste e cioè over 60, operatori sanitari e fragili» rassicurando sulla disponibilità delle dosi. «Per il 2022 abbiamo già opzionato dosi tali per cui siamo in grado di effettuare la terza dose a tutti quelli che hanno completato qualsiasi tipo di ciclo vaccinale, quindi anche ad alte cifre», ha spiegato il generale, «di quelle dosi c’è anche una parte che sarà messa a disposizione dei Covax». Il commissario per l’emergenza si è poi detto soddisfatto delle prime risposte da parte delle regioni: «Proprio ieri abbiamo superato le 110mila di terze dosi. Ci aspettiamo un picco teorico dei richiami tra dicembre e febbraio per cui quello che c’è da fare prima dell’ulteriore ampliamento ad altre categorie è il potenziamento della macchina organizzativa». Oltre alla chiamata attiva indicata da Figliuolo come metodo di reclutamento per tutti i cittadini che possono ricevere il richiamo, il generale ha consigliato agli hub vaccinali di garantire l’accesso diretto, e quindi senza prenotazione, «per coloro i quali passati i 6 mesi decidano di effettuare la terza dose».
Green pass, «gli italiani hanno imparato ad apprezzarlo»
«Dal giorno della terza dose scatteranno i 12 mesi della nuova Carta verde», ha spiegato Roberto Speranza, riportando anche il numero aggiornato dei certificati emessi. «A oggi sono stati scaricati 117 milioni di Green pass sommando quelli provenienti da vaccini, test negativi e guarigioni. Questo numero dà il senso di uno strumento che ormai gli italiani hanno imparato a usare e apprezzare come mezzo per la libertà». E ha aggiunto: «Il nostro quadro epidemiologico è anche frutto delle scelte che abbiamo fatto in termini di Green pass».
Locatelli: «È la pandemia dei non vaccinati»
Il coordinatore del Comitato tecnico scientifico Franco Locatelli è poi intervenuto in conferenza riprendendo la definizione che poche ore fa il ministro della Salute tedesco Jens Spahn aveva dato dell’attuale situazione pandemica: «Ora parliamo di una pandemia dei non vaccinati», ha esordito. «Il rischio di essere infettati e di sviluppare patologia grave da ricovero in rianimazione – ha spiegato – è significativamente diverso tra vaccinati e non vaccinati e i dati dell’Iss continuano a confermarlo». Il professore ha poi continuato commentando le parole di Speranza: «È vero quello che il ministro ha sottolineato: la situazione italiana è più favorevole rispetto a quasi tutti i paesi europei ma non possiamo negare che c’è un evidente lavoro di campagna vaccinale da continuare e sviluppare». Il tecnico del Comitato scientifico ha anche parlato del futuro ampliamento dei richiami per le altre categorie di popolazione. E ha poi aggiunto: «Uno dei verdetti più attesi è anche quello di dicembre quando Ema potrà dare il via libera alle vaccinazioni per la fascia dai 5 agli 11 anni». Su questo, secondo il coordinatore del Cts, il ruolo dei pediatri «sarà fondamentale» per informare e «persuadere le famiglie sulla sicurezza e sulla necessità di immunizzare anche i più piccoli».
«Verso l’acquisto della pillola anti Covid»
Franco Locatelli ha fatto un importante annuncio anche riguardo al farmaco antivirale orale per il Covid-19 chiamato molnupiravir. «L’Aifa si è già attivata per acquisire una quantità adeguata dell’antivirale autorizzato in Gran Bretagna», ha detto, «questo al fine che l’Italia possa avere anche questa ulteriore arma a disposizione». Secondo le prime evidenze scientifiche la pillola permette di guarire dalla malattia nei casi lievi e moderati dimezzando il rischio di ricovero in ospedale o di decesso. Autorizzato dall’Mhra, l’Agenzia del farmaco britannica, il molnupiravir aspetta l’eventuale via libera anche da parte degli altri enti regolatori internazionali tra cui l’americana Fda e l’Ema europea.
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