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Luigi Oste: chi è l’uomo accusato dell’omicidio di Massimo Melis a Torino

07 Novembre 2021 - 08:33 Redazione
Secondo l'accusa era ossessionato dall'ex fidanzata di Melis Patrizia Cataldo. Ha precedenti per spaccio di stupefacenti e resistenza a pubblico ufficiale

Si chiama Luigi Oste, ha 62 anni ed è originario di piazza Armerina in provincia di Enna. È lui l’uomo prima fermato e poi arrestato nella notte tra venerdì e sabato con l’accusa di aver ucciso Massimo Melis in via Gottardo a Torino. Oste è residente nel quartiere Barriera Milano, lo stesso dove viveva l’operatore della Croce Verde a cui hanno sparato alla tempia in un parcheggio dopo che lui aveva riaccompagnato a casa l’ex fidanzata Patrizia Cataldo. Oste davanti al pm Chiara Canepa si è avvalso della facoltà di non rispondere e oggi il Giudice per le indagini preliminari deciderà sulla convalida. Di mestiere barista in un locale che si trova davanti a quello dei genitori di Patrizia, Oste è difeso dall’avvocato Salvo Lo Greco.

Gli indizi

Il suo nome lo aveva fatto proprio Patrizia Cataldo. La quale aveva raccontato subito dopo il delitto che c’era un uomo che la seguiva e la infastidiva, corteggiandola in modo insistente. Massimo l’aveva riaccompagnata a casa la notte di Halloween proprio per difenderla. La polizia ha raccolto messaggi su Whatsapp e immagini dalle telecamere di sorveglianza. Oste è stato imprenditore edile ed era pregiudicato con condanne per reati contro il patrimonio e spaccio di stupefacenti. Nel giugno scorso è stato arrestato per lesioni e resistenza a pubblico ufficiale. Gli investigatori sono arrivati a lui attraverso un frame delle telecamere della zona. Non ci sono immagini del luogo dove Melis è stato freddato nella sua Fiat Punto blu, ma la presenza del 62enne nei dintorni è stata registrata nell’orario, circa le 21, in cui l’operatore ha perso la vita. E successivamente confermata anche dai tabulati e dalle celle telefoniche.

La ricostruzione

Secondo la ricostruzione degli investigatori il killer ha aperto la portiera dell’auto di Melis a pochi metri dai palazzoni di via Gottardo. Poi ha premuto il grilletto di un revolver calibro 38. La polizia non l’ha ancora ritrovata. Infine ha chiuso la portiera e si è allontanato. Fin da subito Patrizia Cataldo aveva raccontato agli investigatori che c’era un cliente del bar del papà Alessandro, dove lei lavora, che da quest’estate le faceva la corte. Oste avrebbe visto in Melis, che conosceva di vista, un rivale. Per questo l’avrebbe ucciso.

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